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Sci di fondo, Klæbo rischia di perdere la Coppa sprint a Falun, dove ci sarà “one last dance” per Therese Johaug

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Johannes Høflot Klæbo è senza dubbio alcuno il più forte sprinter di tutti i tempi. Il venticinquenne norvegese vanta già 34 vittorie nelle prove veloci, esattamente il doppio del secondo specialista più vincente di sempre, con tanto di 2 ori olimpici e 2 ori iridati iridati al collo. Nella sua bacheca ci sono 4 Coppe di specialità sprint, altro primato assoluto. Però la quinta Sfera di cristallo, pressoché certa sino a settimana scorsa, rischia inaspettatamente di sfuggirgli di mano.

Infatti lo scandinavo non si è ancora negativizzato dopo essere risultato positivo al Covid-19 e, di conseguenza, al momento è impossibilitato a gareggiare. Venerdì è in programma l’ultima sprint della stagione e se Klæbo non dovesse essere al via, consentirebbe a Richard Jouve di sognare il sorpasso nella graduatoria di specialità. Infatti, se guardiamo alla Coppa sprint, il francese si trova a 95 punti dal nordico quando ne restano 115 in palio (i 100 della vittoria, più i 15 della qualificazione).

Nel caso il fenomeno di Trondheim non potesse essere della partita, il transalpino avrebbe per le mani la chance di scavalcarlo e di diventare il secondo atleta non scandinavo dopo Federico Pellegrino a conquistare la Coppa Sprint. Jouve dovrebbe giocoforza vincere la gara, perché anche nel caso si piazzasse secondo con il miglior tempo in qualificazione, marcherebbe 95 punti (80+15), che non sarebbero però sufficienti a garantirgli il trofeo. L’ex aequo direbbe bene a Klæbo, in virtù delle 5 vittorie stagionali contro l’unica del francese. Al momento il norvegese non è convocato per Falun, ma la speranza sua e di tutto lo staff tecnico è quella di avere un tampone negativo in tempo utile per consentirgli di essere della partita venerdì. Nel qual caso, il successo nella classifica di specialità sarebbe una formalità.

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Inoltre va rimarcato come a Falun avremo l’opportunità di ammirare, per l’ultima volta, Therese Johaug. La trentatreenne norsk ha deciso di prolungare di una settimana la propria carriera agonistica, presentandosi al via anche dell’atto conclusivo del massimo circuito. D’altronde la fuoriclasse di Dalsbygda dovrà essere in loco per ritirare la Coppa di specialità delle prove distance. Dunque, perché oziare? Se si deve andare in Svezia, tanto vale concedersi one last dance prima di dire addio.

Foto: La Presse