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Scacchi: Hikaru Nakamura e Richard Rapport si qualificano per il Torneo dei Candidati 2022 tramite il Grand Prix

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Sono noti i nomi del sesto e settimo partecipante al Torneo dei Candidati 2022, di scena a Madrid all’inizio della prossima estate (17 giugno-7 luglio). L’americano Hikaru Nakamura e l’ungherese Richard Rapport, infatti, a terza tappa del Grand Prix ancora in corso a Berlino, sanno già di non poter essere più raggiunti nella classifica complessiva dell’evento che si è tenuto con due tornei nella capitale tedesca e uno a Belgrado a metà tra questi due.

I fatti: Rapport, dopo il primo evento di Berlino, dov’è arrivato in semifinale, e il secondo di Belgrado, dove ha invece vinto, si è fermato a quota 20 punti. Per regolamento, più di due tornei non li poteva giocare, e quindi a Berlino 2 non è andato. Diversamente, Nakamura ha vinto proprio nel primo evento della capitale tedesca e in Serbia non è andato. Ritornato in Germania, ha vinto il girone A assicurandosi almeno 7 punti aggiuntivi. Ora, Rapport e Nakamura sono a quota 20 e il terzo è l’armeno passato sotto bandiera americana Levon Aronian, che però è a 12 punti ed è stato eliminato nel girone A, proprio quello del collega a stelle e strisce. Tutti i giocatori degli altri gironi sono ancora più lontani, e per tale ragione ancor prima di giocare le semifinali il destino è deciso.

Per gli Stati Uniti, in era FIDE, soltanto Bobby Fischer ha saputo prendersi lo scettro iridato nel famosissimo match del 1972 contro Boris Spassky. Giocò per la corona FIDE anche Gata Kamsky (che divenne statunitense nel 1989), e nel 1948 lo fece anche Samuel Reshevsky nel torneo a cinque seguito alla morte di Alekhine. Più di recente, nel 2018, Fabiano Caruana ha terminato tutte patte le partite a cadenza classica con Magnus Carlsen prima di perdere negli spareggi rapid. In era pre-FIDE Wilhelm Steinitz fu americano dal 1889, Frank Marshall perse (nettamente) contro Lasker nel 1907- Hanno partecipato al Torneo dei Candidati, nella storia, anche Robert Byrne, Yasser Seirawan. Boris Gulko partecipò solo al Torneo dei Candidati per la PCA del ciclo 1993-1995 in epoca di titoli separati.

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Sono ben pochi gli ungheresi ad aver avvicinato, senza mai prendersela, la corona mondiale. Il primo, Isidor Gunsberg, era in realtà formalmente austroungarico (ma, nei fatti, ungherese a tutti gli effetti) e fu uno degli sconfitti da Steinitz a fine ‘800, tra il 1890 e il 1891. In era FIDE, solo Peter Leko e Judit Polgar hanno potuto competere realmente per il titolo mondiale, e nello stesso anno (2005, torneo a otto; Leko sfiorò inoltre la vittoria nel match PCA 2004 contro Kramnik). Hanno giocato il Torneo dei Candidati Laszlo Szabo, Lajos Portisch, Andras Adorjan, Zoltan Ribli, Gyula Sax. Pal Benko ne giocò diversi da americano e uno da apolide, a causa della sua storia di imprigionato, salvato dalla morte di Stalin e poi fuggito negli States dopo la rivoluzione ungherese.

Da queste considerazioni sono stati esclusi i Campionati del Mondo 1998-2004, disputati sotto egida FIDE e con sistema a eliminazione diretta, il che impedisce di parlare di veri e propri Tornei dei Candidati, giacché erano spariti dalla circolazione.

Con Nakamura, tra i Candidati c’è proprio il già citato Caruana, entratovi insieme ad Alireza Firouzja, ora francese, via Grand Swiss 2021. Ci sono poi il polacco Jan-Krzysztof Duda dalla World Cup, Ian Nepomniachtchi (russo, ora sotto bandiera FIDE) perché sfidante di Carlsen nel 2021, e l’azero Teimour Radjabov, cui è stata concessa una wild card. L’ottavo Candidato sarà scelto dalla media ELO tra giugno 2021 e maggio 2022, purché il giocatore in questione abbia giocato almeno 30 partite valide per il rating ELO. Questo sta spingendo il cinese Ding Liren, in cima alla lista, ma con solo 4 partite valide a partire da giugno 2021, a fare un vero e proprio tour de force, iniziando da un torneo a Hangzhou. Resta da capire se ce la farà.

Foto: FIDE / Niki Riga