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Ciclismo

Milano-Torino 2022: la corsa più antica del calendario si sposta a marzo, percorso per velocisti

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Domani, mercoledì 16 marzo, si correrà la Milano-Torino, la corsa più antica del calendario. La primissima edizione della classica italiana è stata corsa nel 1876 ed è arrivata oggi, dopo numerose “pause”, all’edizione numero 103.

La novità di quest’anno riguarda la collocazione nel calendario della stagione. Dopo 15 anni infatti la corsa torna ad essere disputata a marzo, dopo che negli ultimi anni aveva caratterizzato il finale di stagione, venendo disputata sempre tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, in preparazione al Lombardia. L’edizione di quest’anno prenderà il via tre giorni prima della Milano-Sanremo e non è probabilmente un caso che sia stato disegnato un tracciato favorevole alle ruote veloci.

La partenza è fissata nella tradizionale sede di Magenta dove si partirà per arrivare sul traguardo di Rivoli dopo 199 km. Niente Superga quindi quest’anno, spettacolare e suggestiva sede di arrivo che ha caratterizzato questa corsa in molte delle ultime edizioni, tra cui anche quella dello scorso anno che vide un fenomenale Primoz Roglic fare la differenza e arrivare con le braccia al cielo sullo linea d’arrivo.

Spazio dunque alle ruote veloci, il percorso non presenta infatti particolare difficoltà altimetriche, fatta eccezione per lo strappo di San Martino Canavese a metà corsa e quello di Rosta, posto a 14 km dal traguardo che potrebbe rappresentare l’unico trampolino di lancio per chi volesse evitare un arrivo di gruppo che sembra già scritto. Il favorito numero uno è probabilmente Mark Cavendish, nonostante la condizione non ottimale mostrata alla Tirreno-Adriatico.

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I rivali per il britannico saranno comunque numerosi e rispondono ai nomi di Peter Sagan, Juan Sebastian Molano ma soprattutto a quelli degli azzurri Alberto Dainese, Matteo Moschetti e Andrea Pasqualon. Tra i corridori adatti ad un’azione da lontano occhio ai nostri Alessandro Covi, Alberto Bettiol, così come ad Alex Aranburu e Benoit Cosnefroy. Da segnalare anche il ritorno alle corsa di Vincenzo Nibali che ha confermato la sua assenza alla Milano-Sanremo, vinta dallo Squalo nel 2018.

Foto: LaPresse