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Coppa Davis 2022, i precedenti tra Slovacchia e Italia. Unico match datato 2009, c’è ancora Filip Polasek

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Comincia la Coppa Davis 2022. Si riparte con l’edizione numero 110 del torneo tennistico più antico del mondo; l’avventura dell’Italia di Filippo Volandri comincerà questo weekend alla NTC Arena di Bratislava nel turno preliminare contro la Slovacchia, qualificatasi grazie al successo sul Cile per 3-1 risalente allo scorso settembre.

Gli azzurri si presenteranno in versione rimaneggiata a questo appuntamento in terra slovacca; se Matteo Berrettini aveva già annunciato il forfait prima dell’infortunio agli addominali patito ad Acapulco, anche Fabio Fognini ha dovuto alzare bandiera bianca dopo la sua ottima settimana a Rio de Janeiro dove aveva vinto il torneo di doppio con Simone Bolelli. Sarà quindi Jannik Sinner il giocatore di spicco dell’Italia, accompagnato da Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti, Stefano Travaglia e Simone Bolelli.

Dall’altra parte, la minaccia più pericolosa è rappresentata da Alex Molcan: il ventiquattrenne di Presov è un giocatore in netta crescita nell’ultimo anno, fresco di best ranking al numero 66 (286 il 3 marzo 2021) e che lo scorso maggio si è tolto lo sfizio di partecipare alla prima finale della sua carriera nel circuito maggiore a Belgrado, perdendo con Novak Djokovic. Con lui gli altri singolaristi saranno Norbert Gombos e Filip Horansky, mentre il doppio vedrà protagonisti Filip Polasek, numero 13 delle classifiche, e Igor Zelenay.

Coppa Davis 2022, la Slovacchia ai raggi X. Alex Molcan il più pericoloso nei singolari, attenzione ai doppisti Polasek e Zelenay

Solo un precedente fra Italia e Slovacchia in Coppa Davis, risalente al secondo turno del gruppo Euro-Africano dell’edizione 2009. Un successo abbastanza netto per gli azzurri sulla terra rossa di Cagliari. Corrado Barazzutti si affidò a Potito Starace, Fabio Fognini e Flavio Cipolla per poter sconfiggere gli avversari, guidati dall’ex numero 12 al mondo e per anni faro del movimento slovacco ormai in declino Dominik Hrbaty: gli azzurri ebbero vita facile con quest’ultimo e Lukas Lacko, vincendo tutti gli incontri di singolare e lasciando l’unico punto agli avversari solo nella sfida di doppio, a Michal Mertinak e Filip Polasek, ancora presente in campo tredici anni dopo.

Foto: LaPresse