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Ciclismo, Gazprom–Rusvelo a rischio chiusura: “Senza novità la dead-line è fissata al 27 marzo”

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L’aggressione della Russia all’Ucraina, oltre a sconvolgere il mondo, sta provocando pesanti conseguenze anche al mondo dello sport, ad ogni livello. Anche il ciclismo ovviamente non è esente da questa situazione e in particolare stiamo parlando del team Gazprom–Rusvelo. La formazione russa, infatti, è stata costretta a chiudere per decisione dell’UCI, ma sta cercando possibili vie alternative per poter continuare la sua avventura sportiva.

Al momento la Federazione Mondiale non sembra sentirci troppo da questo punto di vista. Sulla carta ci sarebbe la possibilità per le squadre che hanno sedi amministrative all’estero, e motivi validi, di poter chiedere una licenza non russa, ma la situazione non sarebbe attualmente così semplice per il team Gazprom-Rusvelo.

La conferma arriva direttamente dal general manager Renat Khamidulin“L’UCI ha spiegato che due cose non andavano bene: lo sponsor Gazprom e il nome Rusvelo, che richiama la Russia – le sue parole riportate da SpazioCiclismo – Io ho spiegato che la squadra ha sede in Italia e la società di gestione in Svizzera, mentre lo sponsor, come documentato, è Gazprom Germania. Ci siamo offerti di correre con una maglia bianca e un messaggio di pace, ma all’UCI questo non è bastato. Abbiamo cercato un dialogo, ma l’UCI non ci ha nemmeno risposto”.

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Uno scenario non certo semplice per il team, con la dirigenza che sembra addirittura aver fissato una deadline per la propria sopravvivenza: “La nostra è una società sana, competitiva e vincente. Può contare su uno staff efficiente e penso che questo possa essere un punto di partenza importante per uno sponsor interessato. Noi stiamo facendo il massimo ma abbiamo avuto un meeting con tutta la squadra e, purtroppo, sono stato chiaro: se non ci saranno alternative, entro il 27 marzo dovremo chiudere”.

Foto: Lapresse