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Speed skating, Francesca Bettrone tuona: “Fontana ha ragione! La Federazione fa smettere gli atleti”

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Una presa di posizione molto chiara. Non hanno lasciato del tutto indifferenti appassionati e addetti ai lavori le dichiarazioni di Arianna Fontana, oro olimpico a Pechino nei 500 metri femminili dello short track, in merito al difficile rapporto tra la campionessa valtellinese e il contesto italiano dal punto di vista tecnico e ambientale.

Io ed il mio coach ne abbiamo passate tante, molte situazioni difficili. C’erano persone che non ci volevano qui e questo non ha aiutato affatto. Hanno provato a non farci venire qui, trovando un modo per farci male. Noi però siamo stati capaci di andare avanti comunque“, ha dichiarato Fontana in conferenza stampa, aggiungendo: “La prima stagione dopo Pyeongchang ci sono stati atleti maschi che mi bersagliavano sul ghiaccio, facendomi cadere e provando ad attaccarmi ogni volta che ne avevano l’occasione. Non era sicuro per me in quel momento allenarmi con il team in Italia. Questo è uno dei motivi per cui me ne sono andata in Ungheria. La Federazione non ha supportato molto le mie scelte, specialmente quella di avere mio marito Anthony Lobello come coach“.

Il presidente della FISG, Andrea Gios, è intervenuto all’Ansa dicendo che: “A fine Olimpiade puntualizzeremo alcune cose ma senza spirito polemico. Se Arianna vorrà partecipare ai Giochi del 2026 lavoreremo per creare le condizioni“.

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Una situazione complicata e in pieno sostegno della posizione di Fontana è stata l’ex atleta dello speed skating Francesca Bettrone, ritiratasi dall’agonismo in maniera ufficiale nell’estate del 2019, potendosi fregiare di una partecipazione alle Olimpiadi di PyeongChang 2018 e vincendo l’argento negli Europei di Kolomna (Russia) di quello stesso anno nella mass start alle spalle di Francesca Lollobrigida.

Non basta nemmeno vincere un oro olimpico per ottenere supporto e rispetto da parte della Federazione! E fai bene a dire che questa medaglia è solo tua e del tuo team. Assurdo che una Federazione non metta gli atleti in condizione di performare al meglio quando poi i risultati sono quello che servono alla Federazione stessa per andare avanti! Ma già anni fa qualcuno mi disse: “La Federazione non ha bisogno di atleti per andare avanti!”. Quanti atleti ancora dovranno essere messi da parte?! Quanti ancora dovranno abbandonare perché non esiste un’alternativa?“, il post di Bettrone, che chiaramente può portare la sua storia personale in supporto di quanto dichiarato dalla fuoriclasse nostrana.

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Foto: LaPresse