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Speed Skating

Speed skating, chi è Francesca Lollobrigida? Fuoriclasse consacrata, parente alla lontana della mitica attrice

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Il sogno è diventato realtà: Francesca Lollobrigida è la prima atleta italiana della storia dello speed skating a conquistare una medaglia olimpica. L’azzurra ha centrato questo obiettivo, giungendo seconda nei 3000 metri odierni e confermando nei fatti il suo standard stagionale. Francesca, infatti, aveva già ottenuto un primo ed un terzo posto in Coppa del Mondo nella specialità in stagione, rispettivamente a Tomaszów Mazowiecki (Polonia) e a Calgary (Canada), e a Pechino (Cina) c’è stata la sublimazione della sua annata.

Ma chi è Francesca Lollobrigida? Nata a Frascati nel 1991, pronipote della mitica attrice Gina (il nonno paterno era imparentato con la famosa Lollobrigida), è cresciuta a Roma a Casal de’ Pazzi, in zona Tiburtina, e grazie a papà Maurizio, pattinatore professionista anche lui e suo allenatore, ha indossato i primi pattini ad appena 14 mesi. Un amore a prima vista e non a caso sulle rotelle ha vinto 15 titoli mondiali tra il 2012 e il 2019, fino al passaggio definitivo allo speed skating, a 17 anni per realizzare il suo grande sogno a Cinque Cerchi, con il supporto del gruppo sportivo dell’Aeronautica Militare.

Andavo a pattinare a rotelle dietro le auto per le strade di Roma, in Italia, con mio padre, nelle ore in cui c’era meno traffico. Dopo i Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, lui mi ha incoraggiato a dedicarmi al pattinaggio di velocità“, le parole di Francesca riportate su Olympics.com.

Speed skating, Francesca Lollobrigida magnifica! Argento nei 3000 metri, prima medaglia per l’Italia alle Olimpiadi!

Un amore bello e sofferto fatto di allenamenti duri anche in Olanda per apprendere dai maestri dei Paesi Bassi cosa significasse cimentarsi sul ghiaccio. Lei, che sulle rotelle aveva vinto tutto, voleva la chiusura del cerchio. Nella mass start, gara con partenza in linea, l’azzurra ha la sua specialità principale e non a caso i suoi maggiori successi sono arrivati su questa distanza, ricordando il titolo continentale del 2018 e nel complesso sei medaglie europee con anche il bronzo continentale Allround del 2019, il terzo posto nei 3000 metri nel 2020 e i due bronzi nei 1500 e nei 3000 metri di quest’anno.

Tuttavia, le battute d’arresto nei Giochi le hanno dato una motivazione in più per cimentarsi con maggior impegno nelle distanze classiche. A Sochi 2014, infatti, arrivò 23ma nei 3000 m, e a PyeongChang 2018 chiuse 13ma nei 3000 m, 10ma nei 1500 e 7ma nella mass start. Il podio olimpico mancava decisamente a questa collezione e i risultati nel massimo circuito internazionale le hanno dato la consapevolezza di centrare questo obiettivo. E oggi è storia.

Foto: LaPresse