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Slittino, Dominik Fischnaller più forte della paura e del Covid! La Tigre dell’Alto Adige arpiona la medaglia di bronzo!

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Più forte della paura, del maledetto Covid che aveva seminato il terrore in seno alla squadra azzurra. Ora possiamo dirlo: il rischio che Dominik Fischnaller non prendesse parte alla gara delle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 era concreto. La positività del cugino Kevin Fischnaller, estromesso dalla competizione dopo tre tamponi a cui si era sottoposto venerdì 4 febbraio, aveva gettato nello sconforto e proiettato direttamente l’intera squadra azzurra sull’orlo di un baratro. Lo spettro di Omicron aleggiava minaccioso e subdolo, ma il destino aveva in serbo ben altro. C’erano quei due millesimi da cancellare dalla memoria, quella amarissima beffa patita ai Giochi di PyeongChang 2018, quando l’unico cimelio da riportare a casa fu un amarissimo legno. Oggi Dominik Fischnaller, con gli occhi della tigre, si è consacrato campione, saldando il conto con la sorte e riportando l’Italia sul podio alle Olimpiadi nello slittino 8 anni dopo il bronzo del mito Armin Zoeggeler a Sochi 2014. Ed è stato emozionante come non mai ammirare proprio l’immenso Cannibale, attualmente direttore tecnico della Nazionale, festeggiare come un bambino ebbro di gioia, sollevando al cielo la slitta dell’allievo in un gesto di inebriante spontaneità.

Servivano quattro manche solide per portare a casa il traguardo più ambito e, a differenza di quanto accaduto in passato, Fischnaller non ha commesso gravi errori. Qualche piccola imprecisione sì, ma nulla che potesse compromettere l’esito finale. Nel complesso ha effettuato tutte discese molto simili tra loro, sempre sul tempo del 57″4 (tranne la prima in 57″3). L’oro e l’argento erano oggettivamente fuori portata, ma l’asticella si potrà ulteriormente alzare tra quattro anni a Milano-Cortina 2026: sul budello di casa, che ci si augura venga ultimato in tempi brevi, di modo da consentire alla Nazionale tricolore di svolgere tutti gli allenamenti necessari, l’obiettivo sarà quello di provare a sbancare. Stiamo parlando di un atleta ancora relativamente giovane, che il 20 febbraio compirà 29 anni. Se pensiamo che il nuovo campione olimpico, Johannes Ludwig, ne ha ben 36…Intanto il Bel Paese festeggia la diciottesima medaglia della storia alle Olimpiadi nello slittino, la nona nel singolo maschile.

Dominik Fischnaller ha accusato un distacco di ben 951 dalla vetta, ma in tre manche su quattro ha ottenuto il terzo tempo assoluto. Nella quarta ha saputo contenere nel migliore dei modi il tentativo di rimonta disperata da parte di Felix Loch, tenendosi alle spalle il tedesco per 192 millesimi. Quinta piazza per il lettone Kristers Aparjods (+1.318), che ha compromesso la rincorsa al podio con un grave errore nella frazione conclusiva.

Vincitore della Coppa del Mondo 2022, Johannes Ludwig si trova nel bel mezzo della stagione della vita. Il classe 1986, già bronzo nella passata edizione, non è più eccezionale solo in fase di spinta, ma con l’esperienza ed il giusto feeling con i materiali è progredito a dismisura anche nella guida. Sul budello olimpico ha ottenuto il miglior crono assoluto in tre manche su quattro, mentre nell’unica che è arrivato secondo ha pagato appena 8 millesimi a Wolfgang Kindl. L’austriaco incassa comunque una preziosa medaglia d’argento, staccato 0.160 dal teutonico: un divario piuttosto risicato dopo quattro discese.

Chiude in undicesima posizione Leon Felderer (+3.105), che è stato scavalcato dal russo Roman Repilov ed ha perso in extremis la top10. Per il giovane azzurro, al debutto olimpico, si tratta comunque di un ottimo punto di partenza per costruire qualcosa di importante in vista del prossimo quadriennio.

Per l’Italia le chance di medaglia nello slittino non sono ancora finite in queste Olimpiadi. Se oggettivamente il podio sembra distante nel singolo femminile e nel doppio, qualche concreta speranza vige invece nel team relay, dove Germania, Austria e Lettonia sembrano avere qualcosa in più, sebbene in quella competizione errori e sorprese siano sempre in agguato.

Foto: Lapresse