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Short Track

Short track, Pechino 2022: Yuri Confortola in semifinale nei 1500 metri, squalificato Sighel e caduta per Spechenhauser

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Sono riprese le ostilità sul ghiaccio del Capital Indoor Stadium di Pechino (Cina), sede delle gare di short track di queste Olimpiadi Invernali 2022. Prima specialità in programma sono stati i 1500 metri maschili, con i quarti di finale.

Più ombre che luci per i colori azzurri. Soltanto Yuri Confortola ha centrato l’obiettivo della semifinale. L’azzurro, quarto nella sua heat con il tempo di 2:12.853, è stato ripescato proprio per il riscontro cronometrico e quindi si giocherà le sue chance nel penultimo atto. Quarti di finale n.5 che nel caso specifico ha sorriso a uno dei favoriti della vigilia, l’olandese Sjinkie Knegt (2:12.208).

Niente da fare invece per Pietro Sighel e per Luca Spechenhauser. Il figlio d’arte è stato squalificato nella seconda batteria che aveva interpretato in maniera brillante, giungendo secondo di un’incollatura alle spalle del coreano Lee Juneseo (2:18.630). Sighel ha pagato a caro prezzo il sorpasso effettuato ai danni del belga Stijn Desmet dal momento che i giudici hanno valutato come scorretta la manovra per l’impedimento all’altezza del braccio. Un vero peccato perché il ragazzo di Baselga di Piné aveva convinto.

https://www.oasport.it/2022/02/live-short-track-olimpiadi-2022-in-diretta-pietro-sighel-ci-riprova-nei-1500-metri-occhio-a-confortola/

Per Spechenhauser neanche la soddisfazione di lottare per il pass, visto la caduta nelle prime fasi: l’azzurro ha perso il controllo del pattino e concluso in ultima posizione la sua prova. Ultima batteria che ha visto la vittoria di uno dei grandi interpreti della distanza, il cinese Ren Ziwei (leader di Coppa del Mondo su questa distanza), con il tempo di 2:15.084 a precedere l’ungherese Shaoang Liu (2:15.376).

Tutto facile anche per altri due osservati speciali: il canadese Charles Hamelin si è imposto nella heat n.4 in 2:11.239 e lo stesso dicasi per il coreano Hwang Daeheon (2:14.910) nella batteria n.3.

Foto: LaPresse