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Sci Alpino

Sci alpino, la Svizzera ha già il suo sportivo del 2022? Marco Odermatt campione olimpico e ad un passo dalla Coppa del Mondo generale

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Fame di vittoria, sangue freddo e talento: questi gli ingredienti che hanno spianato la strada verso l’oro a Marco Odermatt nel gigante olimpico di Pechino. Lo svizzero trionfa per la quinta volta in stagione su sei gare disputate tra le porte strette e si consacra nell’evento più importante dell’anno: il successo odierno è la ciliegina sulla torta di un’annata a dir poco eccezionale, che si concluderà con la vittoria pressoché certa della Coppa del Mondo.

Exploit stratosferico quello dello svizzero, candidato d’obbligo al premio di sportivo dell’anno nel paese dei quattro cantoni. Odermatt aveva già sfiorato la vittoria nella generale la passata stagione e ultimamente ha messo in capo una crescita esponenziale su più fronti che lo innalza a ruolo di erede del “Cannibale” Marcel Hirscher.

Fin dalle categorie giovanili il ventiquattrenne originario di Buochs ha dato prova della sua stoffa collezionando ben sei titoli Mondiali Juniores; in seguito all’approdo nel massimo circuito intercontinentale sono servite giusto un paio di annate all’elvetico per ingranare la marcia, dopodiché le sue doti si sono palesate al grande pubblico in modo evidente con l’assolo sulle nevi di Beaver Creek nel dicembre 2019.

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Ciò che sbigottisce di Odermatt è il livello di competitività in discesa e superG, come sottolineano le prestazioni idilliache messe in mostra a Wengen e Kitzbuehel. L’impressione è che nessuno degli attuali contendenti al globo di cristallo abbia le carte in regola per avvicinare lo svizzero, che rischia di dominare la scena per molti anni a venire; dato il ruolino di marcia è probabile che parecchi dei record innalzati da Hirscher siano destinati quantomeno a traballare nel prossimo futuro.

Foto: Lapresse