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NASCAR Cup Series, una nuova era inizia da Daytona

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Una nuova era sta per iniziare, la NASCAR Cup Series 2022 sta finalmente per accendere i motori. Dopo una ‘lunga’ fase invernale, condizionata da una serie di test specifici per le famose ‘Next Gen’, tutto è pronto per scendere in pista.

I cerchi da 18 pollici, il singolo bullone per le ruote, il cambio sequenziale con leva a cinque rapporti e l’inedita aerodinamica sono solo alcune delle tantissime novità portate dalle categoria. Tutto questo genera incertezza oltre ad alcuni cambi di squadra che abbiamo visto negli ultimi mesi della scorsa stagione.

La NASCAR Cup Series si articolerà ancora una volta su 36 gare, 10 valide per i tradizionali Playoffs che eleggeranno il campione. Il World Wide Technology Raceway (Gateway) è la più grande novità in un calendario che per il resto rimane identico a quello della passata edizione ad eccezione di alcuni piccoli cambi nella collocazione di alcune tappe. Sparisce il Daytona road course a favore dell’impianto di Auto Club (California) che dal prossimo anno verrà completamente convertito da un ovale da 2 miglia in uno short-track. Homestead-Miami Speedway (Florida) torna nei Playoffs, Phoenix (Arizona) mantiene il proprio posto come sede del ‘Championship 4’.

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Dopo il ‘Clash’ di settimana scorsa, gara non valida per il campionato che si tiene solitamente con una settimana d’anticipo rispetto al via del campionato, siamo pronti per la Daytona 500, la corsa più importante dell’intero anno. La ‘The Great American Race’ è destinata a regalare emozioni, la prima con delle vetture che proiettano la NASCAR verso il futuro (non è esclusa un’elettrificazione nei prossimi anni). Toyota (Camry), Chevy (Camaro) e Ford (Mustang) restano i tre costruttori impegnati nella principale serie riservata alle stock car che in Florida sarà accompagnata come sempre dalle altre due categorie nazionali: Xfinity e Truck Series.

Non ci sono favoriti per la famosa corsa che tradizionalmente apre la stagione, tutti possono ben figurare nel ‘World Center of Racing’. L’uomo da tenere in considerazione per il campionato è senza dubbio Kyle Larson che dovrà difendere l’incredibile titolo conquistato lo scorso anno. Il #5 dell’Hendrick Motorsport insegue un obiettivo non scontato: vincere la più importante gara dell’anno. La missione non è per nulla facile e dal 2021 il californiano è uno dei quattro campioni attualmente presenti nella Cup Series a non aver mai vinto questa manifestazione.

Il primo è il teammate Chase Elliott #9, georgiano che lo scorso anno ha dovuto cedere all’ex alfiere di Chip Ganassi Racing il titolo al termine di un ‘Championship 4’ oltremodo interessante con una serratissima lotta durata per l’intera corsa.

Il terzo in lista, pilota che spera di tornare ad inanellare successi con le nuove auto, è Kyle Busch sulla Toyota #18 del Gibbs Racing. Il nativo di Las Vegas, due volte campione (2015-2019), non è mai entrato nella ‘Victory lane’ così come il vincitore della Cup Series 2012 Brad Keselowski. L’ex volto del team Penske, sconfitto per un soffio nell’ultima edizione della Daytona 500, ha cambiato radicalmente la propria posizione nel gruppo dopo aver lasciato il Team Penske per diventare pilota e proprietario del Roush Fenway Keselowski Racing. Una nuova sfida attende il #6 del gruppo, alfiere Ford da tenere in considerazione.

Roger Penske, nel frattempo, ha mantenuto tra le proprie fila un volto noto come Joey Logano #22, primo in Florida nel 2015 e campione nel 2018 della serie. La formazione del ‘Capitano’ punta molto anche sul nuovo portacolori della Mustang #2: Austin Cindric. Il campione 2020 della NASCAR Xfinity Series, secondo nella categoria cadetta nel 2021 per meno di un decimo nella finalissima di Phoenix, approda tra i grandi dopo aver cambiato all’ultimo la propria collocazione nel gruppo. Ricordiamo infatti che quest’ultimo era destinato sulla Ford #21 del Wood Brothers Racing, squadra satellite di Penske che saluta Matt DiBenedetto a favore dell’ex portacolori Toyota Harrison Burton (figlio dell’ex pilota Jeff che attualmente commenta la NASCAR per NBC).

Con Penske, sulla confermata Ford #12, ritroveremo Ryan Blaney, atteso a ben figurare dopo aver mostrato delle ottime doti in questi speciali impianti ed aver perso per un soffio la Daytona 500 2020 al termine di una storica volata contro Denny Hamlin.

Il #11 del Gibbs Racing, nuovamente sconfitto in finale lo scorso novembre, è uno dei favoriti d’obbligo per la manifestazione di questo fine settimana. Il volto di Toyota vanta infatti due acuti negli ultimi tre anni (3 totali) e potrebbe eguagliare Cale Yarborough come il secondo protagonista più vincente della storia di questa mitica gara in cui tutto può succedere.

Abbiamo parlato di Toyota e non possiamo non citare la presenza di Martin Truex Jr sulla terza Camry di Gibbs. Il #19, sconfitto con Hamlin, Elliott e Larson nell’ultimo ‘Championship 4’, insegue il primo acuto in questa corsa, una missione sfiorata nel 2016 in quello che fu il più serrato finale della storia di questa gara (0.01 secondi). L’esperto del marchio giapponese ha trionfato nella Cup Series 2017, ma per ora non si è mai aggiudicato la ‘The Great American Race’. 

Anno della verità, invece, per Christopher Bell che potrebbe presto cedere il posto della propria Camry #20 al promettente Ty Gibbs, campione dell’ARCA Menard Series che nel 2021 militerà in Xfinity Series con una vettura gestita dal nonno. Ricordiamo infatti che il pupillo di Toyota è anche il nipote del proprietario dell’omonima squadra che regolarmente milita in Cup Series.

Tra i piloti da tenere in considerazione non ci siamo dimenticati di Alex Bowman #48 e William Byron #24, alfieri di Hendrick Motorsport che lo scorso anno si sono ben comportati. I due sono chiamati a delle conferme dopo aver disputato alcuni anni nella categoria.

Non vedremo più in azione il Chip Ganassi Racing che è stato rimpiazzato dal Trackhouse Racing Team con il messicano Daniel Suarez (unico non americano in pista) ed il padrone di casa Ross Chastain. Cambia collocazione nel gruppo anche Kurt Busch che da Ganassi militerà accanto al confermato Bubba Wallace #23 sulla seconda Camry del 23XI Racing. Doppio impegno per il team di Michael Jordan e Denny Hamlin che nel 2021 hanno vinto una storica prova in occasione del round invernale di Talladega.

Tra le auto di Ford abbiamo volutamente tralasciato lo Stewart-Haas Racing che deve dimenticare un 2021 orribile con un singolo acuto in 36 prove. Aric Armirola #10, Cole Custer #41, Chase Briscoe #14 e Kevin Harvick #4 sono attesi ad un riscatto a partire dalla ‘World Center of Racing’, un occasione da non perdere.

Gli outsider sono infiniti in una gara che può regalare delle sorprese come accaduto nel 2021 quando ad imporsi fu Michael McDowell (Front Row Motorsports #34). Occhi puntati sul vincitore 2018 Austin Dillon #3 sulla prima delle due Chevy del Richard Childress Racing, storica realtà della Cup Series che ha confermato il due volte campione della NASCAR Xfinity Series Tyler Reddick #8. Dillon ritrova nel gruppo il fratello Ty che dopo un anno d’assenza torna a tempo pieno con una Camaro del nuovo Petty GMS Motorsports. Quello che di fatto era l’ex team del ‘King’ Richard Petty (leggenda della categoria con sette titoli e 200 successi) porterà in pista anche una seconda auto con il noto Erik Jones.

Nei 200 giri del catino di Daytona tutto è semplicemente imprevedibile e come abbiamo imparato lo scorso anno ogni momento può rivelarsi cruciale. Ricorderete infatti l’importante crash all’ingresso di curva 3-4 del 2021 prima dell’arrivo della pioggia, una situazione che cambiò le sorti della manifestazione. Appuntamento giovedì mattina con le qualifiche che precederanno i ‘Duels’, due piccole gare che determinano le posizioni dalla 3^ alla 40^.

La Daytona 500, invece, sarà domenica dalle 20,30, l’inizio di una nuova era della NASCAR Cup Series.

Foto: LaPresse