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Formula 1

F1, Federica Masolin: “C’è grande pressione sulla Ferrari. Leclerc un talento, Sainz ho sempre creduto potesse far bene”

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Il Mondiale di F1 2022 è ormai all’orizzonte, con l’esordio del Gran Premio del Bahrein del 20 marzo che si avvicina sempre più ad ampi passi. Ci attende una annata di capitale importanza, con una rivoluzione tecnica che potrebbe regalare nuovi scenari in pista e, soprattutto, c’è la grande speranza di vivere un campionato con maggiore equilibrio in pista. 23 imperdibili appuntamenti in giro per il mondo per eleggere il successore del campione del Max Verstappen. Per fare il punto della situazione per quanto riguarda la massima categoria del motorsport abbiamo fatto una bella chiacchierata con Federica Masolin, giornalista e conduttrice di Sky, a pochi giorni dal via ufficiale della stagione.

Federica, siamo ai nastri di partenza di un Mondiale davvero intrigante. Tu come lo definiresti?

“Penso che siano perfetti due termini: rivoluzione e ripartenza. Rivoluzione, chiaramente, per quanto vedremo a livello tecnico, con vetture completamente rinnovate grazie a un nuovo regolamento che ha fatto partire tutti letteralmente da un foglio bianco. Dall’altra parte ripartenza perché vogliamo davvero sperare che si tratti di un anno di rinascita per tutti, dopo un 2020 e un 2021 davvero complicati. Anche nello scorso campionato vi assicuro che non era facile vivere il paddock, tra distanziamento, tamponi, mascherine e ogni minimo accorgimento dovuto. L’aria che si respirava, ovviamente, era molto pesante”.

Dopo un 2021 spettacolare ed emozionante fino all’ultimo metro, cosa avete in serbo per il 2022?

“Noi ce la metteremo tutta come sempre. L’anno scorso abbiamo avuto la fortuna e l’onore di raccontare un duello epico che si è concluso con un finale indimenticabile. Speriamo che anche questo 2022 possa essere dello stesso tenore e la nostra squadra cercherà di fare la propria parte nella maniera migliore, ma senza l’aiuto di quello che succederà in pista tutto passerà in secondo piano”.

Sarà la stagione più lunga di sempre, un impegno non da poco anche per chi lo commenta in giro per il mondo?

“Non so se 23 Gran Premi possano essere tanti o pochi. A me la Formula Uno fa impazzire per cui ne farei anche 40 poi, però, arrivando al ventesimo magari direi che sono già bollita – scherza -. E’ uno spettacolo talmente coinvolgente, credo che le ultime stagioni lo abbiano dimostrato, che racconteremo come se ogni Gran Premio fosse una storia a parte, un evento nell’evento. Non sarà difficile per noi trovare le motivazioni e non sarà difficile seguire la stagione per i tifosi, anche perchè abbiamo visto che tanti nuovi appassionati si sono avvicinati, specialmente tra le fasce di età più giovani”.

Passiamo alla pista, tra i team che più attendevano questa nuova annata c’è la Ferrari. Cosa ti aspetti da loro?

“La pressione sul team sarà enorme dato che arriva da 15 anni senza titoli e diverse stagioni sottotono, ma anche i due piloti saranno chiamati a dimostrare con i fatti il loro valore. Nella passata annata hanno dimostrato di essere forti anche insieme. Sapevamo che Charles Leclerc fosse un pilota di talento, personalmente ho sempre creduto che Carlos Sainz potesse fare bene e se nel paddock c’era qualche dubbio, lui ha saputo fugarli nel migliore dei modi, è stato concreto e determinato, ha lavorato tanto e penso che assieme possano creare un bel connubio per la ripartenza della scuderia. Vedremo se saranno in grado di mantenere ancora il sorriso tra di loro, glielo auguro, perchè vivere il sogno della Ferrari per un pilota è qualcosa che il sorriso te lo deve regalare. Poi, se lo perderanno perchè ha vinto uno e non l’altro o ha fatto la pole uno e non l’altro, glielo concederò”.

Oltre ai soliti noti, da chi ti aspetti quel qualcosa in più nel 2022?

“I nomi sono sempre quelli. E’ inevitabile che da Daniel Ricciardo qualcosa lo si attenda perchè nel 2021 è stato troppo brutto per essere vero a parte quella bellissima parentesi di Monza. Voglio capire come un pilota come lui metabolizzerà questo cambiamento tecnico. Negli anni scorsi ha saputo fare molto bene, ma gli manca ancora quel salto di qualità che tutti attendevamo da lui. Mi aspetto tanto anche dal suo compagno di squadra Lando Norris, che vorrà tenere testa all’australiano, ma potrà spiccare anche in quel novero di giovanissimi, tra i quali metto anche un interessantissimo George Russell in Mercedes, che potranno fare molto bene. Ma non dimentichiamoci anche di Sebastian Vettel in Aston Martin e Fernando Alonso in Alpine. C’è grande curiosità e la possibilità che possa accadere qualsiasi cosa”.

Foto: Lapresse