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Tennis, Adriano Panatta non ci sta: “Djokovic la smetta di prendere in giro tutto il mondo”

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Il destino di Novak Djokovic negli Australian Open 2022 è sospeso. La seconda cancellazione del visto voluta dal Governo australiano passerà ora attraverso il giudizio in tribunale e i legali del serbo daranno battaglia per consentire al n.1 del mondo di ribaltare il giudizio ancora una volta.

A esprimere un parere sulla vicenda che ha visto coinvolto il campione nativo di Belgrado è stato Adriano Panatta. L’ex campione azzurro, intervistato dal Corriere della Sera, non ha usato troppi giri di parole nel definire Nole, che a suo avviso ha commesso errori di non poco conto.

E’ una vicenda della quale non si capisce più niente. Gli tolgono il visto, glielo ridanno, poi glielo ritolgono… Credo che la situazione si sia aggravata per aver dichiarato il falso, diciamo in buona fede. Ma la cosa peggiore non è questa. E’ essere andato in giro positivo al Covid. Non lo sapeva? Ma dai! Ma come fai a non sapere di essere positivo? Basta prendere tutto il mondo per i fondelli!“, il riferimento di Panatta relativamente alla positività al Covid, motivo dell’esenzione medica di Djokovic, e alla situazione in cui Novak non ha rispettato la quarantena, partecipando a eventi e all’intervista de L’Equipe.

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Tutto questo caos si poteva tranquillamente evitare vaccinandosi. Martina Navratilova ha detto una cosa di buon senso: se ti fossi vaccinato, caro Nole, lunedì avresti giocato il primo turno a Melbourne con Kecmanovic. Djokovic ha i suoi principi? Stia a casa. Io i no vax li condanno: è un dovere civico vaccinarsi in pandemia. Sennò, come dice Rafa Nadal, ne patisci le conseguenze. Ma no! Djokovic è talmente al di sopra delle regole che lui delle conseguenze delle sue azioni non si prende la responsabilità. Cerca le scorciatoie, trova i cavilli. E dà la colpa al manager“, le parole di fuoco di Adriano.

A conclusione, la sottolineatura del campione del Roland Garros del 1976: “A me del visto di Djokovic non me ne è mai fregato nulla. Mi frega, come cittadino del mondo che rispetta le regole della convivenza in pandemia, che se ne sia andato a spasso per Belgrado positivo al Covid. Non si può fare in nessun Paese del mondo. Chiunque altro non si chiami Novak Djokovic si becca una denuncia penale“.

Una situazione quindi che alimenta tante discussioni e ora si è in attesa del giudizio definitivo.

Foto: Olycom LaPresse