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Skeleton, Maurizio Oioli: “Valentina Margaglio può diventare la donna da battere. Nel bob faremo il salto di qualità”

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Nuovo appuntamento di SpeedOnIce2U, il programma a cura di Sport2U in collaborazione con OA Sport dedicato al mondo della velocità sul ghiaccio. In questa puntata Claudio Cavosi ospita Maurizio Oioli, il Direttore Agonistico di bob e skeleton, il quale ha analizzato la stagione appena conclusa di Coppa del Mondo con uno sguardo delle qualificazioni alle vicinissime Olimpiadi di Pechino 2022. 

Dopo tante difficoltà, finalmente la squadra italiana ha colto delle soddisfazioni importanti. Ecco come Oioli commenta l’annata: Stagione decisamente complicata. Avevamo aspettative alte: in parte, per quanto riguarda la spinta nel bob, sono state rispettate. Abbiamo ridotto il gap che solitamente ha sempre ostacolato le nostre prestazioni. Il lavoro fatto è stato importante e ha pagato. Nel bob a quattro abbiamo atleti in grado di competere per quanto riguarda la spinta e questo deve essere il traino per quello che è il lavoro del prossimo quadriennio e fare un salto di qualità. La pista di Milano-Cortina? Pare si stiano definendo gli ultimi dettagli, ci sarà un incontro in cui ci verrà mostrato il disegno definitivo. Speriamo di avere modo di fare molte discese in attesa dell’impegno che ci aspetta“. 

A Saint Moritz, nella gara di Skeleton femminile valida per Coppa del mondo, a brillare è stata Valentina Margaglio. La piemontese infatti ha incoronato una bella stagione aggiungendo la prima storica medaglia di bronzo dell’Italia in un Europeo: E’ competitiva su qualsiasi pista commenta Oioli ha iniziato ad essere considerata dalle altre come un’atleta che spingesse molto forte, ma che non guidasse molto bene. In realtà ha dimostrato anche nella guida un salto di qualità che ci aspettavamo. Ora dipende da lei: se riesce a dare continuità e ad esprimersi sui livelli raggiunti in allenamento e nelle manche di gara, è pronta a vincere e anche in modo continuativo. Spero che questo ultimo step possa arrivare presto per lei, perchè riesce ad esprimersi ad un livello molto alto, inarrivabile per le altre nonostante abbia qualche piccolo problema ad esprimersi sempre ad alti livelli durante le gare. Nella guida ha fatto un grosso salto in avanti – continua – ora quello che manca è la continuità ad altissimo livello. Ma sono convinto che in un prossimo futuro sarà l’atleta da battere“.

Ecco come commenta invece la prestazione stagionale dei due portacolori dello skeleton maschile, Amedeo Bagnis e Mattia Gaspari: Una stagione positiva, anche se da entrambi mi aspetto molto di più: entrambi valgono i primi dieci. Non siamo riusciti a mettere insieme i pezzi, entrambi hanno il potenziale per rientrare nei primi dieci ai prossimi Giochi. Mattia è più esperto, ma ricordiamo che ha subito un grave infortunio al tendine d’Achille e mi aspetto un’ulteriore crescita da parte sua nel prossimo quadriennio. Mentre Amedeo è ancora giovanissimo, appena ventiduenne. Sono certo che nelle prossime stagioni sarà un atleta di grandi prospettive di successo.

E per quanto riguarda le qualificazioni alle prossime Olimpiadi? Al momento, in assenza ancora dell’ufficialità della Federazione, sono due le slitte al maschile e una al femminile. Altra cosa certa è l’introduzione della nuova disciplina, il monobob femminile, anche se resta esclusa l’Italia: Sono contento, è la prima volta che l’Italia ha la possibilità di schierare tre atleti ai Giochi nello skeleton. Sono tre atleti molto giovani quanto promettenti, speriamo possano far bene. Il monobob? Giada Andreutti è da poco che sta guidando il bob, è un’atleta che ha un ottimo feeling a livello di guida. Quest’anno in gara non sempre si è espressa a quello che è il suo livello. Deve fare un grande salto di qualità dal punto di vista della spinta, son certo che grazie alla sua volontà riuscirà a colmare il gap.

Non sono mancati commenti e aspettative anche in merito al tricolore nel bob: c’è davvero la possibilità di emergere ai prossimi Giochi? Questo e molto altro nella video intervista integrale.

LA VIDEO INTERVISTA A MAURIZIO OIOLI


Foto: LaPresse