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Sci alpino, Carlo Janka annuncia il ritiro nella “sua” Wengen: “Giusto chiudere sulla mia pista preferita”

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Il fine settimana del Lauberhorn non solo ci sta regalando il solito grande spettacolo, con un programma fittissimo, ma a suo modo sarà anche storico. Per mezzo di una conferenza stampa indetta nella giornata odierna, infatti, il padrone di casa per eccellenza Carlo Janka ha annunciato la sua intenzione di ritirarsi dalle competizioni. Anzi, l’elvetico chiuderà la carriera proprio con le due discese libere in programma domani e sabato sulla iconica pista del massiccio dello Jungfrau, nel Canton Berna.

Il nativo di Obersaxen, nel Cantone dei Grigioni, porrà fine alla sua avventura nel Circo Bianco e lo fa con una bacheca decisamente ricca. Vanta, infatti, una medaglia d’oro in gigante ai Giochi Olimpici di Vancouver 2010, quindi un titolo iridato sempre tra le porte larghe a Val-d’Isère 2009, manifestazione nella quale centrò anche il bronzo in discesa.

Passando alla Coppa del Mondo, invece, l’elvetico può fregiarsi della Sfera di Cristallo del 2010, e quella di combinata del 2009. Nel complesso Carlo Janka ha centrato 11 successi (3 in discesa, 1 in superG, 4 in gigante, 3 in supercombinata) e 28 podi totali (11 in discesa, 3 in superG, 6 in gigante, 7 in supercombinata e 1 in gigante parallelo). Il suo primo successo arrivò il 13 dicembre 2008 nel gigante della Val-d’Isère, l’ultima nel superG di Jeongseon.

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Le sue parole nel corso dell’incontro con la carta stampa di oggi, riportate da FantaSki.com: “Le gare sul Lauberhorn sono sempre state le mie preferite quindi è giusto che il cerchio si chiuda qui. Inoltre, domani e sabato avremo condizioni di pista e meteo ideali, è meraviglioso poter salutare in questo modo. Anche se dal 2017, anno della rottura del crociato, ho avuto sempre più problemi e ho dovuto rinunciare a sempre più discipline, la mia decisione è maturata tra la scorsa estate e l’autunno. Il mio ultimo obiettivo era potermi presentare ancora una volta al cancelletto di partenza a Wengen”.

“Come altri sciatori ho avuto problemi con il fisico – prosegue – per fortuna ho avuto tre o quattro ottimi anni all’inizio della carriera, poi è stata una battaglia continua con il mio corpo, ma non rimpiango nulla. Ancora non so dove mi condurrà la mia strada. Certo le mie priorità sono un po’ cambiate, come sapete diventerò nuovamente papà, e alla fine forse non sono più pronto per correre tutti i rischi che servono per essere competitivi ai massimi livelli. Attraverso lo sport ho imparato molto riguardo al corpo umano e mi piacerebbe sfruttare queste esperienze da allenatore o da naturopata”.

Foto: Lapresse