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Australian Open, Stefanos Tsitsipas: “Berrettini serve meglio di Sinner, ma ha meno sangue freddo”

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Stefanos Tsitsipas è stato l’ultimo del lotto a staccare il pass per i quarti di finale degli Australian Open 2022, dopo aver regolato in rimonta per 3-2 l’americano Taylor Fritz in un ottavo davvero molto complicato. Il greco se la vedrà al prossimo turno con l’azzurro Jannik Sinner, ma sarà costretto ad elevare il suo livello di gioco per poter avere maggiori chance di vittoria tra due giorni.

Mi sentivo come se ci fossero dei momenti in cui mi sono messo sulla difensiva e non stavo cercando di tirare troppo, e continuavo a parlare da solo e continuavo a dire: ‘Colpisci la palla, prenditi il rischio’. Alla fine parlare da solo mi ha aiutato, quella voce è diventata una realtà nel quinto set. Bene, sono giunto alla conclusione che non posso stare troppo tempo a difendermi, non posso stare troppo nello scambio”, racconta Tsitsipas nella conferenza stampa post-match.

“Devo farlo muovere e devo essere aggressivo allo stesso tempo. E una cosa che dovevo evitare a tutti i costi è quella di impedirgli di mantenere corti gli scambi, perché il quinto set è stato il momento della partita in cui le cose sono diventate davvero fisiche ed ero pronto fisicamente a mettere molto sforzo in ogni singolo punto e a farlo lavorare per ogni singolo punto. Non volevo che prendesse punti gratis senza lavorare sodo per ottenerli”, prosegue il figlio di Apostolos.

VIDEO Tsitsipas-Fritz 3-2, Australian Open 2022: highlights e sintesi. Il greco vince in rimonta dopo oltre 3 ore

Tra Sinner e Berrettini contro chi preferisco giocare? Non ci ho giocato abbastanza per rispondere a questa domanda. Non è che io abbia una rivalità con loro come quella di Nadal e Djokovic. Sinner sta nel tour da meno di due anni. Matteo da più tempo. Ho giocato contro di lui un paio di volte in più rispetto a Jannik. Considero Matteo un servitore molto più forte di Jannik, il che significa che genera più potenza e precisione con il suo servizio e ottiene più punti gratuiti dal suo servizio rispetto a Jannik”, spiega il n.4 del seeding a Melbourne.

Jannik, lo considererei un giocatore più talentuoso dalla linea di fondo e sembra molto rilassato quando gioca. Non mostra molta tensione quando è là fuori. E’ un giocatore dal sangue più freddo rispetto a Matteo, che sembra un po’ più emotivo. Non posso rispondere. Sono giocatori diversi e sto aspettando di giocarci un po’ di più per rispondere a questa domanda. Dammi solo più tempo”, conclude il tennista greco.

Foto: Lapresse