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Australian Open 2022, Craig Tiley su Djokovic: “La situazione presto si chiarirà, anche se è un po’ tardi”

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Una vera e propria telenovela. La presenza di Novak Djokovic ai prossimi Australian Open (17-30 gennaio) ha queste caratteristiche. Come è noto, il n.1 del mondo ha dato forfait per l’ATP Cup e non è dato sapere se sarà al via dello Slam a Melbourne, Major che il serbo ha vinto in nove circostanze.

Il tempo passa e questo non favorisce una partecipazione dell’asso nativo di Belgrado. Sono ancora previsti dei voli charter che potrebbero imbarcare dei tennisti con esenzioni mediche, ma questi particolari non sono noti per la riservatezza che Nole stesso ha imposto.

L’iter da seguire nel caso è molto preciso e l’ha ribadito il direttore di Tennis Australia, Craig Tiley, in un’intervista a Today: “Arrivando in Australia, ogni atleta che entra deve essere vaccinato e mostrarne la prova, o deve aver fatto domanda per un’esenzione medica. Nel caso dei giocatori di tennis, è molto più rigoroso di chiunque altro venga in Australia chiedendo un’esenzione medica. Ci sono due panel medici che valutano qualsiasi eventualità. Seguendo le linee guida, l’esenzione viene concessa o meno. Il motivo della concessione dell’esenzione rimane privato, tra il collegio e il richiedente. Sappiamo di atleti che hanno chiesto l’esenzione e in alcuni casi è stata concessa. Alcuni di essi hanno indicato di essere qui, ma spetta all’atleta rivelare e se vogliono condividere tali informazioni“, le sottolineature di Tiley.

Tennis, Novak Djokovic potrebbe prendere parte agli Australian Open 2022

In merito a Djokovic, il direttore degli Australian Open ha precisato: “Nei prossimi giorni avremo un quadro molto più chiaro. Indubbiamente si sta facendo piuttosto tardi per presentarsi e giocare agli Australian Open. Quello di cui sono consapevole è lo stesso di tutti gli altri. Novak ha chiarito che non avrebbe rivelato le sue condizioni mediche, o se fosse vaccinato o meno. È una sua scelta farlo”.

A questo punto non resta che attendere il finale di questa storia particolare.

Foto: LaPresse