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Tennis, Alexander Zverev: “Djokovic è il migliore di sempre. Con Lendl non ha mai funzionato”

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Alexander Zverev ha chiuso il 2021 con la strepitosa vittoria alle ATP Finals di Torino, battendo in finale Daniil Medvedev. Prima dello scontro con il russo, il tedesco aveva superato Novak Djokovic e proprio sul serbo il numero tre del mondo si è soffermato in un’intervista alla versione tedesca di Tennis Magazine, elogiando il campione di Belgrado: “So che molti fan del tennis sono più per Roger o Rafa, ma non puoi discutere contro le statistiche. Novak ha vinto il maggior numero di Slam, con Roger e Rafa, ma è stato il numero uno al mondo per più settimane di chiunque altro e ha terminato la stagione da numero uno più di Sampras. Ha vinto il maggior numero di titoli Masters e molto di più. Non puoi sempre andare contro i numeri e dire che Roger o Rafa sono migliori perché siamo stati tutti loro fan fin dalla tenera età. Se vuoi esser obiettivo e guardare ai risultati, Djokovic è il migliore”.

Restando sempre nell’ambito dei Big Three, Zverev ha parlato anche del suo rapporto con Roger Federer: “Abbiamo un rapporto eccellente adesso, le cose sono migliorate con la tournée fatta qualche anno fa, come nelle giornate passate in Messico con quel pubblico pazzesco e poi anche in Laver Cup. Quando ero affiliato al suo Team 8 (l’agenzia di management sportivo creata dallo stesso Federer) invece le cose non andavano così bene, ma non è colpa sua, semmai dei manager che curavano i miei interessi”.

Zverev ha tracciato un bilancio anche dei suoi allenatori, sbilanciandosi sul migliore in assoluto: “Con Juan Carlos Ferrero ho condiviso momenti importanti, ma oltre a mio padre, che è stato sempre fondamentale, credo che David Ferrer sia stato il miglior allenatore che ho avuto nella mia vita. Purtroppo lo scorso anno ci siamo dovuti fermare a causa della situazione Covid e non siamo riusciti a ripartire. È l’unico con ci riproverei. È una persona speciale, mi ha lasciato molto”.

Il tedesco, invece, non nasconde i problemi avuti con Ivan Lendl:Era più interessato a parlare di golf e del suo cane che di tennis. Non ha funzionato bene, non è un segreto. Non è mai scattata una buona chimica tra di noi. Abbiamo visto le cose in modo diverso sul campo, durante gli allenamenti. Credo di capire il mio sport, ho una personalità. Non sono uno che dice sì e amen a tutto. Controbatto anche le opinioni molto spesso, chiedo sempre perché la vedi in quel modo e a volte dico, io la vedo diversamente. Non puoi unirti alla mia squadra e capovolgere la mia vita e la mia carriera solo perché hai un’opinione diversa dalla mia”.

 

Foto: LaPresse