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Scacchi, Mondiali blitz 2021: Aronian e Assaubayeva guidano i due tornei dopo la 1a giornata. Moroni ottimo 29°, bene anche Dvirnyy

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Selvaggio, pieno zeppo di capovolgimenti di fronte, incerto. Il primo giorno dei Mondiali blitz di scacchi, a Varsavia, vede succedere letteralmente di tutto attraverso i 12 turni giocati nel torneo Open e i 9 disputati in quello femminile, che avranno rispettivamente su 21 e 17 partite la loro conclusione nella giornata di domani. Ma andiamo a scoprire quanto accaduto, in questa prima tranche di confronti con tempo di riflessione di 3′ a giocatore più 2 secondi di incremento per mossa.

Che le cose possano avere una natura fuori dagli schemi, nell’Open, lo si capisce subito: il francese Alireza Firouzja perde già al primo turno con l’americano Timur Gareyev, finendo sotto già in centro di partita e resistendo solo per cocciutaggine fino alla 56a mossa, e si vedono davvero tante patte dei nocco. Successivamente arrivano altre sconfitte pesanti: al secondo turno quella del polacco Jan-Krzysztof Duda fa sì che, a parte Magnus Carlsen, dei big in testa a 2 ci siano solo lui, Alexander Grischuk e Levon Aronian.

Apparentemente solo il norvegese pare continuare spedito con un 4/4, ma al quinto turno accade l’imprevedibile: il polacco Bartosz Socko riesce a dare (quasi) scacco matto al detentore, e contemporaneamente Grischuk batte l’altro leader, il tedesco Rasmus Svane. Sulla scia, il cinque volte Campione del Mondo classico perde anche con il russo Vladimir Fedoseev, mentre in testa continua a cambiare tutto ogni volta. Tutti i leader, prima o poi, non resistono più di una tornata: Fedoseev giustizia anche l’ucraino Martyn Kravtsiv per poi pattare con l’altro co-leader, l’uzbeko Javokhir Sindarov. Aronian, però, a quel punto comincia a vincere partite su partite, anche in bello stile, mentre Carlsen finisce per perdere anche con l’azero e già top ten mondiale Shakhyriyar Mamedyarov.

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La classifica, a questo punto, vede Aronian al comando con 10 su 12 davanti all’egiziano Bassem Amin, che zitto zitto si costruisce un secondo posto a 9.5, e all’iraniano Parham Maghsoodloo, a quota 9 e mai da sottovalutare. Gigantesco il gruppo a 8.5 comprendente Carlsen, Nepomniachtchi, Grischuk, Dubov, Nakamura, Giri e Artemiev; a 8, invece, ci sono tra gli altri Firouzja, Gelfand, Vachier-Lagrave e Duda.

E veniamo ora agli italiani, che si comportano entrambi molto bene. Impossibile non sottolineare la grande performance di Luca Moroni, che sfodera delle partite bellissime e chiude la giornata a 7.5, nel gruppo del 23° posto (formalmente 29°), a un punto e mezzo dal podio e con gente come Mamedyarov e Van Foreest. Dopo una prima parte di torneo comunque valida, con due vittorie, due sconfitte e due patte nei primi sei turni, Moroni prende letteralmente il volo dal 7° all’11°. Cadono sotto i suoi colpi il tedesco Fridman, l’argentino Pichot e il georgiano Quparadze, e solo il russo Timofeev lo ferma sulla patta. Ma a quel punto giunge il capolavoro contro l’ungherese Richard Rapport, numero 11 del mondo assoluto, 14 rapid e 19 blitz. La rivincita di quanto avvenuto tre giorni fa al debutto rapid proietta l’azzurro direttamente alla sfida con l’olandese Anish Giri, che perde, ma che non cancella quanto di buono fatto.

Ma anche Danyyil Dvirnyy si comporta bene soprattutto nelle fasi iniziali, pur se poi chiude a 6 su 12, 83°. Importantissima la sua sequenza iniziale: ferma sulla patta il polacco Radoslaw Wojtaszek al secondo turno, poi sconfigge il georgiano Baadur Jobava al terzo, per poi strappare il mezzo punto al quinto anche a un grandissimo come Boris Gelfand, con il quale si trova anche in posizione di vantaggio prima dell’utilizzo di tanta esperienza d’alto livello dell’ex sfidante al titolo mondiale assoluto (2012). Dopo nove turni è a quota 6, poi arrivano tre sconfitte, di cui l’ultima perché gli finisce il tempo con il serbo Indjic, che ne rallentano la corsa, ma non ne inficiano certo la bontà di quanto fatto in precedenza.

Passando invece al torneo femminile, l’immediata sconfitta della numero 1 del seeding, la russa Kateryna Lagno, con l’israeliana Efroimski crea solo l’inizio delle premesse per la stessa imprevedibilità vista nell’Open. Cade anche Alexandra Kosteniuk, ma la neo-iridata rapid si riprenderà, a differenza di Lagno che finisce per perdersi nella metà classifica. All’approccio del quarto turno sono in quattro al comando, che diventano due quando arriva lo scontro Gunina-Goryachkina che poi manda in testa quest’ultima. Ma succede per poco: la batte Polina Shuvalova che si prende la leadership, ma questa dura poco. Arriva la kazaka Bibisara Assaubayeva a sconfiggerla nell’ottavo turno, rafforzando il primato con un’ulteriore vittoria.

La classifica dice che Assaubayeva è attualmente al comando con 8 punti su 9 (8 vittorie e 1 sconfitta). La segue l’indiana Rameshbabu Vaishali a mezzo punto di distanza, poi terzetto a quota 7 con l’altra kazaka Zhansaya Abdumalik, l’indiana Humpy Koneru e Kosteniuk. Le big russe e la bulgara Antoaneta Stefanova sono nel gruppo delle seste a 6.5, mentre le big ucraine, dalle sorelle Muzychuk in giù, si trovano a quota 6.

Foto: FIDE / Mark Lishvits – Anna Shtourman