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Nuoto, risultati Mondiali vasca corta: 4×50 mista e Rivolta di bronzo! Nuovo record di medaglie per l’Italia

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Penultima giornata di semifinali e di finali ai Mondiali 2021 di nuoto in vasca corta ad Abu Dhabi. Nella piscina dell’Etihad Arena tante emozioni in questo day-5 con gli azzurri protagonisti: due bronzi e il computo totale portato a 3 ori, 4 argenti e 6 bronzi. 13 medaglie ed è già nuovo record per l’Italia, migliorato quanto fatto a Shanghai nel 2006 (2 ori, 7 argenti, 3 bronzi).

Pronti, via e le emozioni sono subito arrivate dalla staffetta maschile 4×50 mista. Lorenzo Mora (23.24), Nicolò Martinenghi (25.30), Matteo Rivolta (21.95) e Lorenzo Zazzeri (20.29) hanno ottenuto il bronzo con il crono di 1:30.78, preceduti dagli Usa e dalla Russia che hanno ottenuto l’oro ex aequo in 1:30.51 (record dei campionati). Una prestazione non dello stesso livello degli Europei in vasca corta di Kazan (Russia), dove gli azzurri ottennero il primato del mondo di 1:30.14, ma la condizione fisica di alcuni interpreti era diversa e nello stesso tempo non c’era un Michele Lamberti super a dorso.

Finale dei 200 misti in cui Ilaria Cusinato si è dovuta accontentare del sesto posto, nuotando in 2:06.92 non troppo distante dal suo record italiano di 2:06.17. L’azzurra, attardata dopo la prima parte (farfalla-dorso), ha cercato di rientrare in gioco con la rana e lo stile libero e ha chiuso con un buon piazzamento. La vittoria è andata alla canadese Sydney Pickrem (2:04.29) a precedere la cinese Yu Yiting (2:04.48, record del mondo juniores) e l’americana Kate Douglass (2:04.68).

Super Alessandro Miressi nelle semifinali dei 100 stile libero. Il velocista piemontese, senza il rivale n.1 Kliment Kolesnikov che si è speso assai per la sua staffetta, si è preso la scena nuotando un grandioso 45.58, valso il nuovo record italiano (il precedente era di 45.84, sempre di Miressi). Una grande prestazione del piemontese che, dopo un passaggio non esagerato in 22.00 ai 50 metri, ha fatto esplodere la sua potenza con un ritorno da 23.58. Miressi è stato l’unico a infrangere la barriera dei 46″ e si presenta con i canoni del favorito in vista della Finale di domani. Alle sue spalle, comunque, da osservare con attenzione il canadese Joshua Edwards Liendo (46.29) e il francese Maxime Grousset (46.35). Niente da fare per Zazzeri, molto affaticato dopo le prova a squadre (16° in 47.50).

Ottima Elena Di Liddo nelle semifinali dei 100 farfalla. La pugliese si è avvicinata molto al suo record italiano (56.06), nuotando il tempo di 56.21 (quinto dell’overall). Un bel piglio per lei in un contesto comunque qualificato, visto che nelle prime tre posizioni della graduatoria ci sono tutte atlete da 55″, con la canadese Margaret McNeil a 55.45. Da sottolineare il record del mondo juniores dell’americana Claire Curzan (55.64). Matteo Rivolta ancora in vasca e nuova medaglia per lui. Sempre un bronzo ad accompagnare il lombardo, terzo nell’atto conclusivo dei 50 farfalla vinti dall’eterno Nicholas Santos (21.93) che a 41 anni si è aggiudicato il titolo mondiale a precedere il trinidegno Dylan Carter (21.98) e appunto l’azzurro che con 22.02 ha stabilito anche il nuovo record nazionale (il precedente era sempre di Rivolta in 22.14).

Con grinta e determinazione Silvia Di Pietro ha artigliato la Finale dei 50 stile libero. L’azzurra, abbattendo il muro dei 24″, ha ottenuto l’ottavo e ultimo tempo utile di ingresso di 23.94 a 9 centesimi dal proprio primato italiano. Una prova nella quale Sarah Sjoestroem ha siglato il miglior tempo delle semifinali in 23.30. Missione compiuta per Martinenghi che, nonostante gli sforzi della prova in staffetta, ha centrato il pass per la Finale dei 50 rana. 25.87 il crono del lombardo, preceduto nell’overall dal primatista del mondo Ilya Shymanovich (25.55) e dallo statunitense Nic Fink (25.68). Da sottolineare la squalifica del turco Huseyin Sakci, che era già stato sanzionato nei 100 rana.

Un aereo McNeil nei 50 dorso donne: la canadese ha conquistato oro e record del mondo in 25.27 a precedere la connazionale Kylie Masse (25.62) e la svedese Louise Hansson (25.86). Ci ha provato Alberto Razzetti nella Finale dei 400 misti, ma la prova è stata su un livello stellare. Per questo il quarto posto, con il nuovo record nazionale di 3:59.57 (primo azzurro a infrangere la barriera dei 4′) si può accettare. L’oro è andato al giapponese, primatista del mondo, Daiya Seto (3:56.26) a precedere il campione d’Europa Ilya Borodin (3:56.47, record del mondo juniores) e l’americano Carson Foster (3:57.99).

Atto conclusivo di grande profilo quello dei 100 rana donne, con il sigillo della cinese Tang Qianting (1:03.47 record asiatico) davanti alla svedese Sophie Hansson (1:03.50) e all’irlandese Mona McSharry (1:03.92). A chiusura del day-5, la staffetta 4×200 sl femminile che ha visto il successo del Canada (7:32.96 a 9 centesimi dal record del mondo) davanti agli Usa (7:36.53) e alla Cina (7:39.92).

Foto: LaPresse