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Nuoto, pagelle Mondiali 18 dicembre: la “perla” di Matteo Rivolta, Simona Quadarella non tradisce mai!

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Nuoto, pagelle Mondiali 18 dicembre

Ancora tre medaglie per l’Italnuoto ai Mondiali di Abu Dhabi. L’uomo del giorno è Matteo Rivolta che fa valere la sua grande esperienza per vincere l’oro iridato nei 100 farfalla, momento forse più alto di una carriera in altalena nella quale comunque si è tolto belle soddisfazioni. Simona Quadarella festeggia il suo compleanno con un bronzo e il personale negli 800 stile libero, mentre la staffetta 4×50 mista mista si va a prendere un grande bronzo alle spalle di Olanda e Usa. Tanti anche i posti in finale conquistati in vista della giornata di domani dagli azzurri che continuano a stupire e ad ottenere grandi risultati. Ecco i voti ai protagonisti della terza giornata di gare.

MATTEO RIVOLTA 9: Era vicinissimo all’abbandono meno di due anni fa, poi il ripensamento e il rilancio grazie, bisogna dirlo, alla ISL che ne ha portato a galla le capacità e le qualità in vasca corta (già note perchè nei 100 farfalla aveva vinto un titolo europeo a Copenhagen 2017). Diventa campione del mondo da trentenne sopravanzando uno dei suoi idoli/amici, il campione olimpico Chad Le Clos: il cerchio che si chiude, il sogno che si avvera e un’altra second life del nuoto azzurro che si apre.

SIMONA QUADARELLA 8: Avrà anche avuto un approccio “soft” alla stagione in vasca corta ma quando il gioco si fa duro lei risponde presente. Non era scritto da nessuna parte che avrebbe preso la medaglia in una gara complicata con avversari che, una volta di più, hanno dimostrato di andare molto forte ma, nel giorno del compleanno, arriva un bronzo che vale tanto perchè ottenuto con il personale a tre anni di distanza dal Mondiale di Hangzhou che è la conferma che la vedremo ancora su altissimi livelli a partire dal prossimo anno.

MARCO ORSI 7: Non è straripante come a Kazan ma qualche cartuccia l’ha tenuta nel cinturone per gli ultimi fuochi d’artificio della stagione in corta. Tiene testa a Sato in batteria e poi si prende una piccola pausa nella rana in semifinale che rischia di costargli l’ingresso in finale. Domani, per le medaglie nei “suoi” 100 misti ci sarà anche lui.

THOMAS CECCON 7: Sonnecchia al mattino e si migliora al pomeriggio con una semifinale da protagonista chiusa alle spalle della star giapponese Seto. E’ una gara strana, dove bisogna anche inventare, il 100 misto e lui a inventare è molto bravo. Ha già strabiliato e può continuare a stupire.

SILVIA DI PIETRO 8: Ieri due gare e zero podi, oggi due gare e una finale mondiale individuale nei 50 farfalla con la qualificazione strappata con le unghie e con i denti e poi la zampata nella staffetta 4×50 mista mista dove resiste al ritorno della Russia e regala all’Italia la medaglia numero 8 della spedizione. E’ tornata!

LORENZO MORA 7.5: I 50 non sono la sua gara preferita ma quando si è in bolla funziona tutto alla perfezione. In semifinale trova la subacquea perfetta e conquista la seconda finale mondiale, avvicinando il tris auspicato alla vigilia. Non contento va a prendersi anche la prima medaglia iridata della carriera aprendo con un buon 50 dorso la staffetta 4×50 mista mista. In crescita costante, l’Italia ha trovato un nuovo protagonista.

MICHELE LAMBERTI 7: Sembrava spento, in difficoltà, però si è acceso al momento giusto. Nella semifinale dei “suoi” 50 dorso riesce a piazzare la zampata che vale la finale. Non è il Lamberti visto a Kazan, però il risultato che voleva lo ha ottenuto e domani proverà a giocarsela nella prima finale mondiale della carriera. Si cresce anche così.

COSTANZA COCCONCELLI 8: Che bella giornata! Conquista la prima finale individuale della sua carriera vincendo la seconda semifinale dei 100 misti. le riesce tutto molto bene e, come le era capitato a Kazan, migliora progressivamente: più gare fa e meglio le riescono. Una caratteristica da non sottovalutare. E’ in finale con il terzo miglior tempo: non vorrà dire nulla ma è un incentivo a provarci.

ILARIA CUSINATO 5.5: Non è la sua gara, il 100 misto, e si vede. Un modo per tenere il ritmo in vista dei 200 misti dove vuole tornare protagonista dopo due finali iridiate.

LORENZO ZAZZERI 7.5: Era uscito dall’acqua deluso dopo l’argento nella 4×100 e la mancata medaglia nella 4×50 stile libero mista. ritrova il sorriso con una progressione interessante nei 50 stile libero dove va a prendersi la finale e dove domani potrà cercare di dire la sua. Non è in versione Kazan ma il carattere non gli manca.

LEONARDO DEPLANO 7: Cinque centesimi di rabbia lo dividono dalla finale dei 50 stile libero che avrebbe meritato ma la delusione è stemperata dal personale e da un’ultima frazione della batteria della 4×50 mista mista che apre le porte della finale all’Italia che poi sarà di bronzo. Un Mondiale da protagonista per il velocista toscano.

MARGHERITA PANZIERA 6: Non si sputa su un quinto posto mondiale. E’ vero che col personale avrebbe preso l’oro e col tempo di Kazan il bronzo ma in Europa torna ad essere la numero uno e una finale mondiale può sempre essere una buona base da cui ripartire. Deve cambiare tante cose, dalla nuotata alla gestione mentale della gara. E’ pur sempre quinta al mondo anche in corta e non serve tanto per fare il salto di qualità definitivo.

NICOLO’ MARTINENGHI 6.5: Paga dazio alla stanchezza e non è brillante come al solito nella frazione a rana dove non riesce a fare la differenza. Tutto comprensibile.

ELENA DI LIDDO 8: Digerisce in fretta la delusione per la mancata finale nei 50 farfalla, raccoglie tutta la rabbia e determinazione possibile e sfodera una prova strepitosa in staffetta, risultando la MVP della squadra italiana con una prestazione decisiva per la conquista del bronzo. E’ en elemento insostituibile della squadra azzurra.

Foto Lapresse