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Formula 1

F1, Mondiale di Max Verstappen sub judice: Mercedes farà appello. Horner: “Ci difenderemo in tribunale”

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Non è ancora finita. Il Mondiale 2021 di F1 avrà una coda e non poteva essere altrimenti. La vittoria del GP di Abu Dhabi dell’olandese Max Verstappen ha portato a una reazione ‘scomposta’ di Mercedes che non ha accettato il modus operandi della Direzione Gara quando è arrivata la Safety Car.

Gli articoli del Regolamento Sportivo che avevano portato alla protesta della scuderia di Brackley erano stati i seguenti:

• 48.8 – “Nessun pilota ha il diritto di sorpassare una vettura in pista, compresa la Safety Car, fino a quando non passa la linea per la prima volta dopo che la Safety Car è tornata ai box“.
• 48.12 – “Tutte le vetture che sono state doppiate dal leader sono tenute a superare le vetture nel giro del leader e la Safety Car“.

Entrambi i reclami sono stati respinti dagli Stewards come è noto perché nel primo caso il Collegio dei Commissari ha considerato la protesta “ammissibile”, determinando che l’olandese della Red Bull ha effettivamente superato per un attimo Lewis Hamilton, prima di tornare alle spalle del leader della gara. Verstappen si trovava comunque regolarmente in seconda posizione al termine della Safety Car, sulla linea del traguardo all’inizio dell’ultima tornata della corsa. Proprio per questo motivo, il tutto  è stato rigettato.

Nel secondo, relativo alla questione “doppiaggi”: “I Commissari Sportivi, viste le diverse dichiarazioni rese dalle parti, determinano: che l’Articolo 15.3 consente al Direttore di Gara di controllare l’uso della Safety Car, il che include il suo dispiegamento e ritiro. Che, sebbene l’articolo 48.12 possa non essere stato applicato integralmente, in relazione alla restituzione della safety car ai box alla fine del giro successivo, l’articolo 48.13 ha la precedenza su questo e, una volta che il messaggio è stato visualizzato “Safety Car in this lap”, è obbligatorio ritirare la safety car alla fine di quel giro. Ciononostante la richiesta da parte della Mercedes affinché gli Steward risolvano la questione modificando la classifica per riflettere le posizioni alla fine del penultimo giro, questo è un passo che gli steward ritengono che accorcerebbe la gara di un giro in modo retrospettivo, e quindi non appropriato. Di conseguenza, la protesta è respinta”.

Mercedes, quindi ha comunicato di aver deciso di presentare una richiesta di intenzione di appello in merito alla decisione dei commissari di rigettare la seconda protesta (quella relativa al 48.12), rivolgendosi alla Corte federale di Parigi.

Di certo, Red Bull è determinata a contrastare i rivali anche in questo caso. Christian Horner l’ha detto chiaramente Abu Dhabi: “Se faranno appello, faranno appello. Noi combatteremo davanti al tribunale d’appello e se continueranno anche per vie legali. Chiaramente è una mossa un po’ disperata ma non volevamo che finisse davanti ai commissari. Quest’anno sono stati avversari grandiosi, Lewis è stato un pilota fenomenale. Ci sono stati dei momenti, c’è stata tensione, è stata un’annata dura. Non abbiamo mai voluto che finisse tutto davanti ai commissari. C’è stato chiaramente parecchio discutere prima della gara ma, per come poi si è sviluppata, dopo la gara è tutto molto diverso. Non andiamo a correre con gli avvocati, è un peccato che sia finita qui ma i commissari hanno preso la giusta direzione“, le parole di Horner (fonte: Autosprint).

Foto: Florent Gooden / LPS