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Tennis, Novak Djokovic: “Chiudere per la settima volta n.1 è enorme, non me ne rendo conto”

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Novak Djokovic continua a scrivere la storia. La conquista dell’accesso alla Finale del Masters1000 di Parigi-Bercy, sconfiggendo il polacco Hubert Hurkacz per 3-6, 6-0, 7-6(5), è valsa la matematica certezza che per la settima volta in carriera il serbo chiuderà tutta l’annata da numero uno. Un primato incredibile, mettendosi alle spalle un mito come Pete Sampras (6 volte in carriera), che descrive ancor di più la portata di quanto da fatto Nole.

Nel 2021, il campione nativo di Belgrado ha posto il proprio marchio in tre Major su quattro, sfiorando il Grande Slam e non completando l’opera per via della sconfitta nell’atto conclusivo degli US Open contro Daniil Medvedev. Un Medvedev che sarà domani il suo avversario nella Finale del 1000 transalpino.

E’ un obiettivo enorme, non riesco ancora a rendermene conto. Sono orgoglioso di quanto fatto e di quello che continuo a fare. Essere per la settima volta in carriera nell’intero anno n.1 è qualcosa di incredibile e mettersi alle spalle il mio idolo di infanzia Pete Sampras mi emoziona. E’ un risultato frutto di una programmazione attenta, visto che buona parte dei punti che ho raccolto sono arrivati dagli Slam. Non ho disputato tanti altri tornei di tenore minore e continuerò su questa linea nel 2022. In questo modo so su cosa mi posso concentrare“, le parole di Djokovic.

Dall’altra parte del campo, come detto, ci sarà il russo e quindi si prospetta un incontro difficile: “L’ultima volta mi ha sconfitto nettamente e in Australia ho vinto io. Spero stavolta di mettere in pratica ciò che ho imparato dall’ultimo ko. L’ho visto giocare qui a Parigi contro Zverev e ha messo in mostra un tennis di alto livello, solido e con pochi errori. Sta giocando ai massimi livelli. Ci siamo allenati insieme per circa 10 giorni prima di questo torneo e spero che il pubblico possa godere di un grande spettacolo“, la chiusura del n.1 del mondo.

Foto: LiveMedia/Jean Catuffe