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Scacchi, Europei a squadre 2021: Italia Open sconfitta dalla Turchia, pari femminile con la Repubblica Ceca. Russia già prima tra le donne

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Penultimo turno agli Europei a squadre 2021 in Slovenia: gli scacchi continentali hanno già una squadra campione al femminile, e cioè la Russia, che in virtù del successo di oggi nei confronti dell’Ucraina per 3-1 vola a quota 16 in classifica, con 8 vittorie in 8 incontri, non può più essere raggiunta. Assegnato anche il secondo posto, alla Georgia, mentre c’è una spaventosa lotta a sette per la terza posizione. Tutto aperto invece tra gli uomini, dove il pari tra Azerbaigian e Ucraina (2-2) e la contemporanea vittoria della Francia sulla Russia per 2.5-1.5 (decisivi non Vachier-Lagrave o Firouzja, fermati sulla patta, ma Lagarde su Esipenko) fanno sì che ci siano ancora numerosissimi scenari aperti.

Per quanto riguarda l’Italia, lotta furiosa, andata avanti fino a sera con la Turchia. L’unica partita con una parvenza di definizione di “corta” è anche amara, cioè la sconfitta di Lorenzo Lodici con il Nero contro Vahap Sanal, che è tra i più in forma del team turco. I due partono dalla variante Nimzowitsch-Lasker dell’apertura Réti (1. Cf3 d5 2. b3 Ag4 3. Ab2 e6), il cui esempio d’uso più noto è una Nakamura-Caruana di St. Louis 2018. Fuori dalla teoria già dopo quattro mosse, Sanal riesce a guadagnarsi una posizione molto solida. Lodici riesce a respingere la prima offensiva, ma perde la retta via non lontano dal controllo del tempo (posto al 40° tratto), consentendo al pedone d di arrivare fino all’ottava traversa, facendo così comparire una seconda Donna sulla scacchiera. Anche il Nero, per la verità, perviene all’obiettivo, ma a quel punto l’attacco di Donna e Torre del Bianco è troppo forte: alla fine a Sanal viene concesso di dare scacco matto in 49 mosse.

Lunghissime le altre tre partite, ma insufficienti a dare la vittoria agli azzurri, che perdono 1.5-2.5 in virtù delle altrettante patte giunte. Tra Daniele Vocaturo e Mustafa Yilmaz una dura lotta a base di difesa Siciliana finisce con i soli Re sulla scacchiera dopo 74 mosse, fattore che causa automaticamente la patta. 73 anche i tratti tra Francesco Sonis ed Emre Can, con l’italiano che, in pieni problemi di tempo al pari del turco, non sfrutta un errore nel finale di Torri e pedoni (3 contro 2) da parte del suo avversario che era comunque difficile da notare in tali condizioni. Luca Moroni e Muhammet Bahutan Dastan, però, esagerano: l’azzurro, con il Nero, non è in grado di trovare la via per la vittoria in un finale di Torre, Alfiere e un pedone neri contro Cavallo, Alfiere e due pedoni bianchi. Situazione in teoria vantaggiosa per Moroni, ma nella pratica difficile da convertire in vittoria. Finisce infatti in parità, ma non prima di disperati tentativi in qualsiasi modo dell’italiano. Di fatto, i due si fermano soltanto dopo ben 177 mosse e con solo la Torre nera da una parte e l’Alfiere bianco dall’altra rimasti (Re a parte, ovviamente).

Per quanto riguarda l’Italia femminile, è 2-2 con la Repubblica Ceca. Quattro partite, quattro patte. In prima scacchiera la più rapida, tra Marina Brunello e Karolina Pilsova, con errore enorme dell’italiana non visto dalla ceca alla venticinquesima mossa (c’era in ballo il guadagno di una Torre netta, a lungo andare). Olga Zimina non riesce a concretizzare un buon vantaggio posizionale nel finale di di Donna e Torre contro Kristyna Petrova: pari dopo 69 mosse perché ci sono due catene di pedoni identiche una di fronte all’altra e il Re bianco non può sfondare con quello nero che protegge adeguatamente la propria zona di scacchiera. Rischia grosso, ma si salva, Tea Gueci con il Nero contro Magdalena Miturova, trovando il mezzo punto in 60 tratti, mentre Daniela Movileanu finisce per pareggiare con Karin Nemcova dopo una battaglia in cui è la ceca, sostanzialmente, a poter dire di aver tenuto duro difensivamente.

Le azzurre conservano ancora speranze di entrare in top ten (sono al momento al 14° posto), ma dovranno battere la Slovacchia nell’ultimo turno. In termini di singole scacchiere, possibile podio nella classifica della seconda per Olga Zimina. La formazione Open, invece, ha come obiettivo l’ingresso nei primi 20, e lo cercherà proprio contro la squadra slovena. Nel frattempo, Francia-Azerbaigian e Ucraina-Armenia determineranno vincitori e vinti degli Europei, essendo proprio queste le quattro squadre a pari punti (12), con la Russia impossibilitata a vincere e Spagna, Olanda e Polonia in grado di inserirsi in caso di eventuale gruppone a 13.

Foto: k_samurskas / Shutterstock.c.om