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Scacchi, Europei a squadre 2021: Italia, doppia vittoria su Lituania e Macedonia del Nord nel 2° turno dei tornei Open e femminile

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Si è conclusa la seconda giornata dei Campionati europei a squadre di scacchi in corso di svolgimento in Slovenia. L’Italia può sorridere, perché dopo un primo giorno a tinte non esattamente positive arrivano due vittorie con netto margine negli incontri di secondo turno, il che muove in maniera seria la classifica delle formazioni Open e femminile.

Partiamo proprio dal successo della squadra Open per 3-1 contro la Lituania. Alessio Valsecchi, schierato in terza scacchiera contro Rokas Klabis, fa ottimo uso di una ben nota variante della Difesa Nimzo-Indiana, mettendo forte pressione al suo avversario sul lato di Re. Rischia di bruciare tutto alla trentesima mossa, con uno spostamento di Torre incauto, ma la scarsità di tempo a disposizione del lituano (due minuti per 10 tratti più l’incremento di 30 secondi a mossa) impedisce a quest’ultimo di pensare con chiarezza. Situazione ristabilita e abbandono di Klabis alla 37a, visto che il matto non sarebbe tardato ad arrivare.

Con le patte senza particolari emozioni tra Daniele Vocaturo e Tomas Laurusas in prima scacchiera (Difesa Petroff o Russa, 30 mosse) e tra Luca Moroni e Valery Kazakouski in seconda (l’azzurro, con il Nero, affronta un’Indiana di Re con 3. g3 e sigla il mezzo punto in 30 mosse), rimane da vedere solo la quarta scacchiera, con Lorenzo Lodici che nel frattempo sta demolendo, con il Nero, Andrius Brazdzionis. La Moderna Benoni in una particolare variante intitolata al leggendario Mikhail Tal ha la sua dose di aggressività, ma il lituano non riesce a gestirla con precisione e, per dirla in termini semplici, Lodici da una parte utilizza il pedone della colonna c e la maggiore pressione sull’ala di Re per mostrare la differenza di mobilità dei pezzi. Il finale che ne consegue è vinto per il Nero, e il Bianco, prima che possa perdere ulteriore qualità, abbandona dopo 48 tratti.

Ma anche le donne si fanno valere bene, con una vittoria di consistenza (2.5-1.5) contro la Macedonia del Nord. Si mette subito bene con la miniatura di Tea Gueci con il Nero, e contro la Sicliana Alapin (2. c3) di Dragana Nikolovska. Tutto si decide alla mossa 27, quando l’italiana riesce a guadagnare una quantità di iniziativa particolarmente significativa e poi a gestire la situazione successiva, forzando l’abbandono in 38 mosse. Dura pochissimo tra Elena Sedina e Bojana Bejatovic, la quale, in uscita dalla difesa Petroff, per rimediare alla perdita della qualità (un Cavallo) in uscita dall’apertura combina danni ancora peggiori: finisce in 22 tratti. La patta in 47 mosse di Marina Brunello (che, peraltro, si salva dopo un brutto momento nel centro di partita) contro Monika Stojkovska assicura il risultato alle azzurre, che però potrebbe essere più ampio senza la sconfitta di Daniela Movileanu. Per lei, col Bianco, sulla strada dell’equa divisione del punto con Ivana Manova si mette in mezzo un gravissimo errore di Donna in a8 alla quarantasettesima mossa, che perde direttamente un pezzo (l’Alfiere) e nel giro di dieci ulteriori tratti la partita.

Nell’Open continua la marcia di Russia (3-1 alla Repubblica Ceca con vittorie di Artemiev e Esipenko) e Francia (2.5-1.5 alla Croazia, decisivo Etienne Bacrot), come pure dell’Azerbaigian (3-1 sulla Serbia), mentre Israele riesce a fermare sul 2-2 la Polonia. Restano in testa a 4 punti (ce ne sono 2 per vittoria) anche Spagna, Germania e Ungheria. Al femminile, invece, la leadership è al momento comune a Russia, Azerbaigian, Polonia, Germania, Armenia e Ucraina, con l’Italia curiosamente unica a 3 punti e perciò in ottava posizione.

Domani confronto difficile per gli azzurri dell’Open, che si ritrovano a dover sfidare la forte Inghilterra di Michael Adams, uno dei tre big assieme a David Howell e a Luke McShane, uno dei pochissimi Grandi Maestri che concili la vita scacchistica con quella lavorativa (nel suo caso, nel settore finanziario a Londra). Non per caso l’hanno definito “il più forte scacchista dilettante del mondo”, per quanto possa ritenersi dilettante uno che è arrivato ad avere un ELO di 2713. Le donne, invece, si giocheranno un altro confronto complicato, contro l’Ucraina, che pur priva delle Muzychuk ha pur sempre una media ELO di 2400 e le top 50 Anna Ushenina e Iulija Osmak.

Foto: banu sevim / Shutterstock.com