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Ranking ATP, la scalata di Jannik Sinner nel 2021: 27 posizioni guadagnate in classifica e top10!

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Si chiuderà al numero 10 del mondo l’anno di Jannik Sinner: per l’altoatesino, grazie al successo sul polacco Hubert Hurkacz alle ATP Finals in cui è entrato da riserva, c’è un obiettivo arrivato forse ancora prima rispetto alle previsioni sue e di Riccardo Piatti, ma che mostra la forza di questo giocatore a poco più di vent’anni.

Sono state 27 le posizioni guadagnate dall’altoatesino rispetto all’inizio dell’anno. Oppure 26, se non si vuol considerare come punto di partenza l’ultima settimana del 2020, ma la prima del 2021 in cui ci sono stati degli assestamenti che gli hanno fatto scalare un posto.

Una stagione, la sua, iniziata con la vittoria in uno dei tornei di preparazione per gli Australian Open in quel di Melbourne; sfortunato nello Slam per varie circostanze (tempistiche e Shapovalov nell’ultima da non testa di serie), ha poi disputato un grande torneo a Miami, entrando in finale di quello che è diventato il primo Masters 1000 dell’anno: è stato sconfitto proprio da Hurkacz, suo amico e più volte compagno di doppio.

Stagione sulla terra a due facce, con la semifinale a Barcellona e gli ottavi al Roland Garros da una parte e vari brutti sorteggi dall’altra (leggere alle voci Novak Djokovic al 2° turno a Montecarlo e Rafael Nadal al 2° turno a Roma e al 4° a Parigi). Quindi, il noviziato sull’erba senza soddisfazioni e la scelta di giocare tutta la stagione americana sul veloce e saltare le Olimpiadi (fatto, questo, comune alla metà abbondante dei top 50).

Su questa scia sono arrivati il primo titolo in doppio ad Atlanta (insieme all’americano Reilly Opelka) e poi il successo in singolare al 500 di Washington, battendo quasi sempre uomini a stelle e strisce. Altro guadagno con gli ottavi agli US Open persi contro il tedesco Alexander Zverev (ma con la partita vinta di pura voglia contro il francese Gael Monfils e il Louis Armstrong Stadium), quindi la stagione indoor, con due 250 vinti e la semifinale al 500 di Vienna (e la sconfitta con Tiafoe di cui molto s’è parlato). Top ten raggiunta e subito persa tra Parigi-Bercy e Stoccolma, riconquistata con il successo su Hurkacz a Torino, frutto del forfait di Matteo Berrettini, cui ha dedicato una gran quantità di bei messaggi a testimoniare il bel rapporto esistente tra i primi due giocatori d’Italia.

Foto: LaPresse