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NBA, i risultati della notte (11 novembre): vincono Nets, Bucks e Warriors. Bene anche Spurs e Bulls, Lakers all’overtime

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Sono ben 13 le partite disputate in questa notte di NBA, con diversi risultati interessanti ed emozioni che non sono mancate. Andiamo brevemente a riepilogare quanto accaduto nella massima lega cestitistica statunitense.

Nel primo match in programma, per la Eastern Conference, i Washington Wizards (8-3) battono per 97-94 i Cleveland Cavaliers (7-5). Dopo un primo tempo di equilibrio (44-47 all’intervallo lungo), i Cavaliers provano un allungo ad inizio terzo quarto portandosi in doppia cifra di vantaggio (49-57). Nell’ultimo quarto i Wizards si scatenano e riacciuffano gli avversari a pochi secondi dalla sirena conclusiva, mettendo la freccia avanti con la tripla dall’angolo di Kyle Kuzma (95-94, -11.4″). Il buzz-beater di Garland non va a segno con nemmeno un secondo a disposizione, con la franchigia dello Stato della Capitale che trova il successo in volata. Due giocatori dei Wizards in doppia cifra: Montreal Harrell (24 punti e 11 rimbalzi) e Spencer Dinwiddie (11 punti e 10 rimbalzi), mentre Kyle Kuzma chiude con 22 punti a referto. 13 punti sono invece quelli segnati da Bradley Beal. Ai Cavaliers non bastano la doppia doppia di Jarrett Allen (13-10), i 20 punti di Ricky Rubio e i 19 punti a testa di Darius Garland e Evan Mobley. 

Netta vittoria dei Brooklyn Nets (8-4) sugli Orlando Magic (3-9) col punteggio di 123-90. Dopo un primo quarto in cui i padroni di casa provano a rimanere a contatto con gli ospiti, salgono prontamente in cattedra le stelle a disposizione di Coach Steve Nash: James Harden (il ‘Barba’ firma l’ennesima tripla doppia, grazie a 17 punti – 11 rimbalzi e 11 assist), Kevin Durant (30 punti per lui) e LaMarcus Aldridge (21 punti per l’ex San Antonio Spurs, insieme a 8 rimbalzi). I Nets scavano così un solco incolmabile per i Magic, andando a vincere nettamente con ben 33 punti di margine (123-90). Top scorer per la franchigia della Florida Terrence Ross con 17 punti e Mo Bamba con 14 punti.

Ritornano al successo, invece, i Boston Celtics (5-6) che sconfiggono i Toronto Raptors (6-6) 88-104. I padroni di casa provano ad imporre subito il proprio ritmo, chiudendo il primo tempo avanti di 15 lunghezze (46-62). Sugli scudi Jason Tatum, autore di una doppia doppia (22 punti e 12 rimbalzi). Nel terzo quarto i Raptors, grazie ad un parziale di 9-2, provano a ritornare a contatto nel punteggio. Ma non basta, perché i Celtics non si scompongono e riescono a gestire il vantaggio fino alla sirena finale. Oltre al già citato Tatum, va in doppia doppia anche Robert Williams III (16 punti e 13 rimbalzi), mentre Dennis Schroeder piazza 20 punti. In doppia cifra anche Marcus Smart con 16 punti. Ai Raptors non bastano i 21 punti di Scottie Barnes e i 16 di Fred VanVleet.

Successo anche per i campioni in carica dei Milwaukee Bucks (6-6), che battono nel back-to-back i New York Knicks (7-5) col punteggio di 112-100. La compagine del Wisconsin (ricevuta pochi giorni fa alla Casa Bianca dal Presidente Joe Biden per l’abituale cerimonia di festeggiamento del Titolo) riesce a mettere subito il match sui binari giusti, chiudendo i primi due parti sopra di 9 punti (51-42). Nel terzo quarto i Bucks non alzano il piede dall’acceleratore, con la schiacciata di Giannis Antetokoumpo (doppia doppia per il greco, con 15 punti e 15 rimbalzi) che sigilla il +24 (70-46). I Knicks però non mollano: trascinati da Derrick Rose (22 punti e 7 assist per lui), i padroni di casa colmano il gap scavato dai Bucks e si riportano a -1 (95-94, -3’47”). Due triple in fila dei campioni in carica, però, bastano per ritornare ad un margine di sicurezza ed espugnare così il Madison Square Garden. Oltre ad Antetokoumpo, vanno in doppia cifra anche Pat Connaughton (23 punti), Jrue Holiday (18 punti) e Bobby Portis. Tra i padroni di casa, invece, 18 punti di Immanuel Quickley e 16 punti di Julius Randle. 

Vincono anche i Detroit Pistons (2-8), che sconfiggono gli Houston Rockets (1-10) per 112-104 in una sfida tra le franchigie che occupano tra le posizioni più basse in classifica delle due ConferenceDopo i primi tre quarti in cui regna l’equilibrio tra le due squadre (79-82), i Pistons riescono a piazzare la zampata decisiva nell’ultima frazione per portarsi a casa il match e una vittoria che gli dà sicuramente morale vista la posizione in classifica. Jerami Grant mette a segno ben 35 punti, mentre Cade Cunningham chiude con 20 punti a referto. Tra i Rockets, invece, 23 punt di Jalen Green e 20 di Chris Wood, insieme ai 18 di Kevin Porter Jr.  

Importante affermazione per i Chicago Bulls (8-3), che riescono a prevalere sui Dallas Mavericks (7-4) col punteggio finale di 107-117. La franchigia dell’Illinois riesce ad incanalare il match in proprio favore grazie ai due quarti centrali in cui mette tra sé e i texani 8 punti di distanza (21-29 il secondo e 26-34 il terzo), impedendo così ai Mavs di provare ad avvicinarsi nell’ultimo quarto. 23 punti per Zach Lavine e 21 punti per Lonzo Ball, mentre Nikola Vicevic piazza una tripla doppia (18 punti e 10 rimbalzi). Ai Mavericks non basta la doppia doppia del solito Luka Doncic (20 punti e 10 assist), insieme a quella di Kristaps Porzingis (22 punti e 12 rimbalzi per il lettone). 

Tornano alla vittoria anche i Charlotte Hornets (6-7), che dopo aver perso contro i Lakers due notti fa si rialzano e infliggono ai Memphis Grlizzlies (6-5) una sconfitta per 118-108. Partita decisa dal secondo quarto da 26-16 in favore della franchigia di proprietà di Michael Jordan, insieme all’ultimo quarto da 37-30 con cui gli Hornets chiudono il match e trionfano a domicilio sui Grizzlies. Autentici trascinatori Kelly Oubre Jr. con 37 punti e Gordon Hawyard con 25 punti, mentre LaMelo Ball sfiora la tripla doppia (12 punti, 9 rimbalzi e 8 assist). Per Memphis, invece, 32 punti di Ja Morant e 20 punti di Dillon Brooks.

Ritrovano un successo che può dare sicuramente un po’ di morale a tutto l’ambiente, invece, gli Oklahoma City Thunder (4-6), che prevalgono sui New Orleans Pelicans (1-10) per 108-100. I Thunder partono subito forte, chiudendo il primo tempo con un discreto margine di sicurezza (56-48). I Pelicans non riescono a reagire subito, provando a riavvicinarsi solo nell’ultimo quarto senza però trovare il guizzo decisivo per mettere la testa avanti e aggiudicarsi il match. Per OKC 27 punti di Luguentz Dort, mentre Stai Gilgeous-Alexander chiude con 24 punti a referto. Da segnalare i 12 rimbalzi catturati da Josh Jiddey. Per New Orleans, invece, doppia doppia per Nickeil Alexander-Walker (32 punti e 10 rimbalzi) e Jonas Valanciunas (25 punti e 15 rimbalzi). 

Netta affermazione per i San Antonio Spurs (4-7), che di fronte al pubblico amico battono i Sacramento Kings 117-136. La franchigia guidata da Greg Popovich piazza subito un primo quarto da 20-34 con cui definisce le gerarchie del match. I californiani provano a rifarsi sotto nei quarti successivi (33-33 il punteggio del terzo parziale), senza però riuscire a ricucire l’enorme solco scavato dagli Spurs ad inizio partita. 26 punti per Dejounte Murray e 18 punti per Drew Eubanks tra i padroni di casa, mentre tra i Kings ben 37 punti di De’Aaron Fox e 13 a testa di Davion Mitchell e Chimezie Metu.

Successo di misura, invece, per i Denver Nuggets (7-4) sugli Indiana Pacers (4-8) per 98-101. Match che rimane in equilibrio per quasi tutta la sua durata, con entrambe le squadre che non arretrano di un centimetro e lottano su ogni possesso. La franchigia del Colorado, orfana di Nikola Jokic (squalificato), riesce a trovare il guizzo per riuscire a mettere un possesso pieno di vantaggio sui Pacers, che non riescono ad impattare con l’ultima preghiera a fil di sirena. Tra i Nuggets ben 30 punti di Will Burton e 19 di Zeke Nnaji, mentre ai Pacers non bastano la doppia doppia di Domantas Sabonis (20 punti e 19 rimbalzi) e i 25 punti di Malcolm Brogdon.

Secondo successo consecutivo per i Phonenix Suns (7-3), che battono al Footprint Center i Portland Trail Blazers (5-7) col punteggio di 109-119. Decisivo per le sorti del match il secondo quarto in cui i Suns piazzano un parziale di 21-33. Portland cerca una reazione nel terzo quarto, senza però riuscire ad impensierire la franchigia dell’Arizona che gestisce il vantaggio e porta così a casa il match. Frank Kaminsky piazza ben 31 punti, mentre tutto il quintetto dei Suns chiude con almeno dieci punti a referto: Miles Bridges (10), Devin Booker (12), Chris Paul (21), Jae Crowder (12) e JaVale McGee (14). Ai Blazers non bastano i 28 punti di Damian Lillard, i 27 di Norman Powell e i 18 di CJ McCollum. 

Continua inarrestabile, invece, la marcia dei Golden State Warriors (10-1). La franchigia californiana batte in casa i Minnesota Timberwolves (3-7) per 110-123, confermandosi al vertice della Western ConferenceLa squadra di coach Kerr, dopo un primo quarto in equilibrio, alza i giri del proprio motore nel secondo quarto (26-38) che gli consente di volare nel punteggio (54-69 all’intervallo lungo) e di stroncare ogni possibile tentativo di rimonta da parte dei Timberwolves. Autentici mattatori Andrew Wiggins (35 punti) e Steph Curry (25 punti), mentre Kevon Looney chiude con una doppia doppia (11 punti e 17 rimbalzi). Tra i Timberwolves Anthony Edwards chiude con addirittura 48 punti a referto, mentre Karl-Anthony Towns piazza una doppia doppia (17 punti e 12 rimbalzi). 

Serve un overtime ai Los Angeles Lakers (7-5) per sconfiggere i Miami Heat (7-4) 117-120, dopo che i tempi regolamentari erano terminati sul 112-112. Le due franchigie – annoverate tra le possibili contendenti al titolo di campione NBA nonché della propria Conference – battagliano su ogni possesso e per tutta la partita, come dimostra appunto il punteggio in perfetta parità dopo 48 minuti di gioco. Si va quindi all’overtime, in cui i Lakers (orfani, ricordiamo, di LeBron James) trovano le ultime forze rimaste per riuscire a mettere la testa avanti nel punteggio e chiudere così il match in proprio favore. Tripla doppia per Russell Westbrook (25 punti, 12 rimbalzi e 14 assist per il numero 0), mentre Anthony Davis firma una doppia doppia (24 punti e 13 rimbalzi). Malik Monk, invece, chiude con 27 punti a referto. Tra i Miami Heat, invece, Kyle Lowry chiude con 18 punti e 11 assist, insieme a Bam Adebayo che piazza 28 punti e raccoglie 10 rimbalzi. Da segnalare anche i 27 punti del giovane Tyler Herro. 

I RISULTATI DELLA NOTTE NBA (11 NOVEMBRE)

Washington Wizards-Cleveland Cavaliers 97-94

Brooklyn Nets-Orlando Magic 123-90

Toronto Raptors-Boston Celtics 88-104

Milwaukee Bucks-New York Knicks 112-100

Detroit Pistons-Houston Rockets 112-104

Dallas Mavericks-Chicago Bulls 107-117

Charlotte Hornets-Memphis Grizzlies 118-108

Oklahoma City Thunder-New Orleans Pelicans 108-100

Sacramento Kings-San Antonio Spurs 117-136

Indiana Pacers-Denver Nuggets 98-101

Portland Trail Blazers-Phoenix Suns 109-119

Minnesota Timberwolves-Golden State Warriors 110-123

Miami Heat-Los Angeles Lakers 117-120 dTs

Foto: LaPresse