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Formula 1

F1, Mario Isola: “Le gomme di Interlagos saranno più morbide rispetto al 2019, e occhio al meteo…”

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Si va a concludere la tripletta americana del Mondiale di Formula Uno 2021. Dopo le tappe di Austin e Città del Messico, infatti, il Circus si sposta in Brasile in vista del Gran Premio di San Paolo, diciannovesimo e quartultimo appuntamento della stagione. Si annuncia un weekend di grande importanza sul tracciato di Interlagos, sul quale vedremo anche la terza, ed ultima, Qualifying Race del campionato, con punti pesantissimi in palio per la lotta al titolo tra Max Verstappen e Lewis Hamilton.

Per l’evento brasiliano, Pirelli ha deciso di portare le seguenti mescole: Pirelli PZero White Hard C2, Pirelli PZero Yellow Medium C3 e Pirelli PZero Red Soft C4. La dotazione di quest’anno è un gradino più morbida rispetto all’ultima volta in cui si è corso il Gran Premio a Interlagos nel 2019. Il Brasile ospita l’ultima gara dell’anno con il format della sprint qualifying, quindi c’è un’allocazione di pneumatici diversa dal solito: per l’intero weekend i piloti avranno a disposizione 12 set, anziché i soliti 13: 2 set di P Zero White hard, 4 set di P Zero Yellow medium e 6 set di P Zero Red soft. In aggiunta, sono previsti fino a 6 set di Cinturato Green intermediate e 3 set di Cinturato Blue full wet in caso di bagnato.

Il circuito di Interlagos è uno dei pochi in cui si corre in senso antiorario e ha una successione di curve consecutive che non dà tregua agli pneumatici, in particolare all’anteriore destro. Tranne l’Arquibancadas tutte le altre 15 curve sono piuttosto corte, perciò i carichi laterali sugli pneumatici sono abbastanza contenuti e le forze che gravano non sono eccessive. In questo periodo dell’anno, in Brasile il meteo può passare dal caldo intenso alla pioggia torrenziale, motivo per cui sono state create delle scanalature nell’asfalto per facilitare il drenaggio in caso di forte pioggia.

Mario Isola, responsabile di Pirelli F1: “Quest’anno siamo tornati su una nomination più simile a quelle fatte fino al 2018, con la mescola C4 come soft. Nel 2019 avevamo fatto una selezione di uno step più dura, per cercare di limitare graining e degrado con la soft, ma il risultato è stato uno scarso utilizzo della hard. Interlagos è un circuito vecchia scuola, che mette alla prova sia i piloti che i pneumatici, ed è spesso teatro di gare spettacolari, come abbiamo visto l’ultima volta”.

Mario Isola prosegue nella sua analisi in vista del GP di San Paolo: “Un’altra variabile è il meteo: qui in passato abbiamo visto temperature asfalto da record, a volte le più alte della stagione, altre volte piuttosto basse. Di conseguenza, la nomination mescole di quest’anno, più versatile, dovrebbe adattarsi bene alle sfide poste dal circuito e favorire una maggiore variabilità nelle strategie. Anche se la gara si corre all’incirca nello stesso periodo dell’anno dell’ultima volta, i team non hanno mai sperimentato una sprint qualifying a Interlagos, quindi quest’anno ci sarà tanto da scoprire”.

Foto: LPS Antonin Vincent