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ATP Finals 2021, Matteo Berrettini debutta con Alexander Zverev: le variazioni per mettere il tedesco in difficoltà

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Dopo tanta attesa, le ATP Finals sono finalmente arrivate a Torino. I migliori otto giocatori di tennis del 2021 sono tutti riuniti al Pala AlpiTour per l’ultimo torneo stagionale, per la prima volta ospitate sul suolo italiano. Per celebrare questo storico momento (guastato dal Cts che ha fissato la capienza al 60%, con polemiche da persone ritrovatesi fuori dall’evento nonostante l’acquisto dei biglietti) il main event della prima giornata è rappresentato dal debutto di Matteo Berrettini, in un match che potrà pesare tantissimo sul destino del girone B.

Il tennista romano è riuscito a spazzare via tutte le malelingue con un’annata da vero top 10: quarti di finale in tre dei quattro tornei dello Slam (in Australia non riuscì nell’intento a causa di un problema addominale che lo tenne fermo per un paio di mesi) e le bellissime ciliegine delle finali a Wimbledon e nel Masters1000 di Madrid. Un Matteo capace di rendersi pericoloso su tutte le superfici, ma che ha dovuto fare i conti con qualche acciacco di troppo che lo ha tenuto fuori periodicamente durante l’annata.

Dall’altra parte della rete, proprio colui che gli ha negato il primo urrà in un 1000 nella capitale spagnola. Zverev quest’anno ha uno score di 5-0 nelle finali disputate, arricchendo la propria bacheca con l’altro Master a Cincinnati (strapazzando Rublev) ma soprattutto con la medaglia d’oro olimpica a Tokyo; con Daniil Medvedev rappresenta il favorito del gruppo B, e anche i precedenti vanno a favore del teutonico, con tre successi in quattro partite. L’unico successo del romano risale al 2019, ai sedicesimi di finale degli Internazionali d’Italia, in cui sorprese Zverev con un doppio 7-5.

Una partita tutta da vivere, ma anche da comprendere. Questo perché sappiamo che il tedesco viene da un ottimo momento di forma, mentre per Berrettini i risultati hanno fatto fatica ad arrivare dal post Wimbledon, frenato da qualche problemino fisico; l’azzurro non è sceso in campo a Parigi-Bercy per un fastidio al collo, per recuperare al meglio le forze in vista di Finals e Coppa Davis.

A parte una resa al servizio dei giorni migliori, per Berrettini sarà molto utile provare ad accorciare gli scambi: se Zverev dovesse riuscire ad imporre il proprio ritmo da fondocampo, insistendo sul rovescio dell’azzurro, potrebbe instradare la partita dove vuole lui. Matteo avrà bisogno delle sue variazioni per mettere un po’ di sabbia negli ingranaggi avversari, lavorandolo sui fianchi per poter ottenere un successo che apparrebbe fondamentale per la sua strada nelle Finals.

Foto: © e-motion/Bildagentur Zolles KG/Martin Steiger