Seguici su

Senza categoria

Atletica, La Torre: “Ci chiamano The Italian Job. Tamberi e Jacobs possono ripetersi a Parigi 2024”

Pubblicato

il

Antonio La Torre, Direttore Tecnico della Nazionale Italiana di atletica leggera, ha tutti i motivi per festeggiare un 2021 memorabile, culminato con la conquista di ben cinque medaglie d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020: Marcell Jacobs (100 metri), Gianmarco Tamberi (salto in alto), Antonella Palmisano e Massimo Stano (20 km di marcia), 4×100 metri maschile.

Il tecnico ha analizzato questa stagione ai microfoni di Atletica Tv, il canale dalla Fidal: “Sì, ci siamo fatti notare. Tokyo è stato lo splendido culmine di una stagione di grande continuità: gli Euroindoor di Torun, la Coppa Europa di marcia, lo storico – e per me determinante – secondo posto agli Europei per Nazioni, passando per il successo nel medagliere agli Europei U23 di Tallinn. All’estero guardano con curiosità al nostro movimento, lo hanno soprannominato The Italian Job”.

Il Professore ha già il mirino puntato sulle Olimpiadi di Parigi 2024 ed è stato molto chiaro: “È il punto d’arrivo. Due nomi per tutti: chi mi vieta di pensare che Tamberi e Jacobs possano ripetersi? Dobbiamo metterci subito al lavoro. Ci aspettano tre anni ad alta intensità, a partire dai prossimi Europei di cross di Dublino, i Mondiali indoor di Belgrado sino a quelli all’aperto di Eugene e gli Europei di Monaco, senza dimenticare la Coppa del Mondo di marcia. Dobbiamo avere la capacità di portare tutti a Parigi nelle migliori condizioni”.

Antonio La Torre parla della gestione della squadra: “Tutti hanno capito che la squadra può portare energia nei momenti di difficoltà. Se penso alla 4×100, noto che quest’anno abbiamo 8 atleti sotto i 10.28, e nessuno vuole aspettare per diventare titolare. Lasciatemelo dire: spero di avere sempre problemi di questo tipo. Lo spirito di emulazione è un’ispirazione potente. I nostri atleti vengono riconosciuti per strada e stanno ispirando una generazione. I campi di atletica sono affollati, il dovere di tutti noi è non disperdere questo patrimonio”.

C’è spazio anche per parlare della nuova struttura tecnica: “Come ha detto il presidente Mei, sono stato confermato sul campo. E con me Roberto Pericoli e Antonio Andreozzi, insieme a capi settore quali Filippo Di Mulo nella velocità, Gianni Tozzi negli ostacoli e Claudio Mazzaufo nei salti. Si sono conquistati la promozione Nicola Vizzoni nei lanci e Alessandro Gandellini nella marcia, oltre al nuovo ingresso di Federico Leporati nel mezzofondo. Vogliamo investire in questo settore, abbiamo atleti di valore; ma nel 2018 avevamo sei mezzofondisti nei primi cento, quest’anno sono scesi a quattro ed è l’unico settore in controtendenza. Con lui mi aspetto di ragionare sugli aspetti biomeccanici, rinnovare le metodologie di allenamento e iniziare un confronto serrato con i tecnici che permetta a tutti di crescere”.

Foto: FIDAL