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Editoriali

Sinner-Musetti, il derby più atteso! Due tennisti agli antipodi, oggi l’altoatesino è più forte

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Il derby più atteso. Jannik Sinner vs Lorenzo Musetti: presente e futuro del tennis italiano, ma anche il giorno e la notte. Da una parte la solidità dell’altoatesino, che a 20 anni si trova già alle soglie della top10 (e l’avrebbe già agguantata da tempo se la pandemia non avesse stravolto di criteri di assegnazione dei punteggi) ed in lizza per le ATP Finals di Torino; dall’altra l’estro e l’inventiva del toscano, di un anno più giovane e reduce da un periodo tutt’altro che brillante, ma da mettere in conto agli albori della carriera.

La sfida metterà in palio ‘solo’ i quarti di finale dell’ATP 250 di Anversa, ma chissà che in futuro non possa riproporsi su scenari ben più prestigiosi. Di sicuro per Sinner sarà un match di vitale importanza sulla strada verso Torino: il nativo di San Candido ha bisogno di macinare più punti possibili e si porterebbe a -110 lunghezze dal polacco Hubert Hurkacz in caso di vittoria del torneo belga; Musetti, dal proprio canto, potrà giocare con la mente sgombra al cospetto della testa di serie n.1 del tabellone: non partirà di certo favorito e ciò potrebbe aiutarlo a liberare il braccio anche nei momenti cruciali dell’incontro.

Da anni questi due ragazzi sono annunciati come i Re Magi del tennis tricolore. Sinora hanno condotto un percorso molto differente. Musetti si è messo in luce sin dalle categorie juniores (raggiungendo anche la finale degli US Open), mentre Sinner ha saltato a piè pari le rassegne giovanili, facendosi le ossa sin da subito tra i professionisti. La scalata dell’allievo di Riccardo Piatti si è rivelata impressionante: nel 2019 guadagnò addirittura oltre 400 posizioni…A 20 anni vanta già ben quattro titoli ATP, di cui tre messi in bacheca nel solo 2021. Più altalenante il rendimento di Musetti, che ha già dimostrato di poter fare tanta strada in questo sport. Ricordate gli ottavi del Roland Garros? Il toscano riuscì addirittura a portarsi in vantaggio per 2-0 su un certo Novak Djokovic. Se è in giornata, il toscano se la gioca con chiunque, ma è altrettanto vero che può anche perdere con avversari inferiori quando perde fiducia nei propri mezzi. La differenza sta tutta qui: il tennis di base di Jannik Sinner è già decisamente consolidato ad altissimi livelli, necessita solo di variazioni tattiche e della messa a punto di alcuni dettagli (servizio in primis) per compiere l’ultimo step verso l’elite assoluta; quello di Lorenzo Musetti è invece un gioco molto più complicato e vario, il cui assemblaggio richiederà pazienza ed anni di lavoro, con tutti gli inevitabili alti e bassi del caso.

In passato Sinner ha dichiarato che “potenzialmente Musetti è più forte di me“. Di sicuro al momento il nativo di Carrara è superiore nel gioco di volo e nel tocco a rete, il vero tallone d’Achille dell’altoatesino. Ma oggi non vi sono dubbi che Sinner sia di un altro livello rispetto al connazionale in termini assoluti. Tra i due esiste un precedente già piuttosto distante nel tempo e risalente al maggio 2019: nelle pre-qualificazioni agli Internazionali d’Italia a Roma, Sinner sconfisse Musetti per 6-7, 7-6, 6-3 al termine di un match che regalò spettacolo e che già lasciava presagire come questi due ragazzi non fossero delle meteore come tante volte era accaduto al tennis italiano (il caso Gianluigi Quinzi è emblematico in questo senso). Il derby più atteso metterà di fronte due avversari che si rispettano e che in un futuro non lontano potrebbero rappresentare i pilastri dell’Italia in Coppa Davis. Con l’auspicio che derby come questo possano divenire una piacevole abitudine anche sui palcoscenici degli Slam.

Foto: Lapresse