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Ginnastica, Mondiali 2021: Melnikova e Urazova contro Wong e DiCello, la notte della Reginetta. Chi vince l’all-around?

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La notte della Reginetta della Polvere di Magnesio. Il giorno più atteso per la ginnastica artistica femminile, quello in cui viene premiata l’atleta più completa sui quattro attrezzi. Quest’anno ci ha già regalato l’Imperatrice del giro completo ed è la statunitense Sunisa Lee, che poco più di due mesi fa si è laureata Campionessa Olimpica nel concorso generale individuale, regolando la brasiliana Rebeca Andrade al termine di una palpitante finale andata in scena a Tokyo. Il 2021, però, è un anno particolare e propone una seconda notte speciale, un altro ballo, un altro giro magico: per la terza volta nella storia, nello stesso anno dei Giochi si disputano anche i Mondiali.

https://www.oasport.it/2021/10/live-ginnastica-artistica-mondiali-2021-in-diretta-asia-e-alice-damato-provano-a-stupire-nella-finale-all-around/

Ed eccoci dunque a Kitakyushu, sempre in Giappone, come lo scorso 29 luglio. Oggi (ore 11.15 italiane, le 18.15 locali) non ci saranno Sunisa Lee (rimasta a casa) e Rebeca Andrade (presentatasi soltanto in tre specialità), ma risponderanno alla chiamata le russe Angelina Melnikova e Vladislava Urazova, ovvero terza e quarta classificata nell’all-around delle Olimpiadi. La capitana di mille battaglie, trascinatrice del quartetto che ha conquistato la medaglia d’oro nella gara a squadre, si presenta forte del miglior punteggio di qualifica (57.065) e da grande favorita della vigilia. La 21enne di Voronez, bronzo individuale ai Mondiali 2019, insegue il suo primo trionfo iridato (ha vinto due argenti nel team event) e ha tutte le carte in regola per riuscirci: stupenda alle parallele asimmetriche (quest’anno Campionessa d’Europa) e incantevole al corpo libero (bronzo olimpico a Tokyo), solida alla trave e concreta al volteggio (doppio avvitamento).

La ribattezzata Miss Ginnastica in virtù del suo grazioso aspetto fisico ha addosso una grande pressione e, visto che parla già di volere allentare i propri ritmi per sentirne di meno, dovrà sfruttare al meglio questa ghiotta occasione per cercare di salire sul gradino più alto del podio nella gara più prestigiosa. Angelina Melnikova proverà a spezzare il dominio statunitense in questa gara che dura addirittura dal 2011: 5 trionfi di Simone Biles, 1 a testa per Jordyn Wieber e Morgan Hurd. Negli ultimi 20 anni soltanto tre non americane hanno potuto gioire: l’icona russa Svetlana Khorkina nel 2001 e nel 2003, la nostra Vanessa Ferrari nel 2006, la russa Aliya Mustafina nel 2010.

Non ci sarà soltanto Angelina Melnikova, ma anche la sua connazionale Vladislava Urazova. La 17enne non ha tirato il fiato dopo Tokyo 2020 e cerca gloria personale. In qualifica ha commesso un grave errore al volteggio e si presenta col quinto accredito (53.065), ma è una ginnasta in grado di salire tranquillamente sul podio se riuscirà a non sbagliare, aspetto tutt’altro che semplice e che non le è entrato ancora completamente nelle corde. Sulla carta è un classico 2 vs 2: da una parte due russe, dall’altra due statunitensi.

Non le big più famose a stelle e strisce, ma due solide ragazze che finalmente hanno l’occasione della ribalta dopo essere state riserve a Tokyo 2020. Leanne Wong e Kayla DiCello, rispettivamente seconda e terza nel turno preliminare (55.749 contro 55.700). Sono due elementi decisamente completi, abili in particolar modo tra 10 cm e quadrato (e infatti sono finaliste di specialità). La 18enne e la 17enne hanno le carte per contrastare le due rivali dirette, almeno sulla carta e per proseguire l’egemonia degli USA su questa gara. Sono entrambe esordienti ai Mondiali, proprio come Urazova.

La giapponese Hitomi Hatakeda, quarta in qualifica (54.798), non potrà essere della partita: è caduta malamente dalle parallele durante un allenamento, è stata trasportata in ospedale e il referto parla di gravi danni al midollo spinale. Molta attenzione alla cinese Wei Xiaoyuan, a patto che resista alla trave e che riesca a tirare fuori il massimo dal corpo libero. Più indietro nei pronostici la francese Carolann Heduit, l’ucraina Anastasiia Bachynska, la portoghese Filipa Martins, le nostre Asia e Alice D’Amato: le azzurre hanno l’obbligo di provarci, con spensieratezza, cercando di non commettere errori.

Photo LiveMedia/Filippo Tomasi