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Ginnastica, Mondiali 2021: Macchini tra i big alla sbarra, esercizio monstre per un sogno. Bartolini si rilancia

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Carlo Macchini si presenta con grandi ambizioni ai Mondiali 2021 di ginnastica artistica. L’azzurro è infatti uno dei possibili protagonisti alla sbarra, dove ha già dimostrato tutto il suo talento e dove merita di esser annoverato tra i migliori interpreti a livello internazionale. Il marchigiano vanta infatti delle doti tecniche eccezionali e ha nelle gambe un esercizio infarcito di difficoltà, il cui D Score si è spinto addirittura fino a un roboante 6.6 in occasione di una tappa della World Challenge Cup disputata lo scorso mese.

Il 25enne ha un potenziale esorbitante e avrebbe già in bacheca una medaglia d’oro agli Europei, se in primavera non avesse commesse un errore su un elemento di semplice esecuzione per la sua enorme caratura atletica. Il ragazzo delle Fiamme Oro ha archiviato con amarezza il quarto posto di Basilea (13.600, a 0.166 dal bronzo e a 0.466 da un titolo che sarebbe stato arpionato senza sbavature) e ora si lancia verso la rassegna iridata con l’obiettivo di fare saltare il banco. Se sarà assistito dalla forma dei giorni migliori e se riuscirà a eseguire il suo esercizio pulito, potrà sicuramente ambire a un piazzamento di lusso (e non ci spingiamo oltre per scaramanzia).

L’avversario principale sembra essere il giapponese Daiki Hashimoto, Campione Olimpico all-around e alla sbarra. Il padrone di casa ha sfoggiato un esercizio da 6.5 di D Score ai Giochi e ha tutte le carte in regola per fare saltare il banco. Sono decisamente temibili lo statunitense Brody Malone (quarto nella finale a cinque cerchi, anch’egli con un 6.5 come nota di partenza) e il kazako Milad Karimi (finalista olimpico). Il brasiliano Arthur Mariano si presenta per difendere il titolo iridato connquistato due anni fa e ha tutte le carte in regola per puntare al podio, da non sottovalutare il cipriota Marios Georgiou e il turco Adem Asil (bronzo continentale).

Spiccano grandi assenze come quelle del croato Tin Srbic (argento olimpico e già Campione del Mondo), del fenomeno olandese Epke Zonderland, dell’australiano Tyson Bull, dei russi David Belyavskiy (Campione d’Europa in primavera), Nikita Nagornyy e Denis Abliazin, dello svizzero Pablo Braegger, dei cinesi di punta (Lin Chaopan e Xiao Ruoteng su tutti), del tedesco Andrea Toba (argento a Basilea sei mesi fa).

Nicola Bartolini si rilancia dopo il bronzo al corpo libero conquistato agli Europei e vuole essere protagonista anche a questi Mondiali. Il sardo si è sempre distinto per la pulizia dei suoi esercizi, una caratteristica che andrà sfruttata anche in questa occasione per provare a entrare in finale: anche in questo caso non mancano le assenze tra gli specialisti del quadrato (Dolgopyat, Zapata e Ruoteng sono rimasti a casa dopo essere saliti sul podio a Tokyo, c’è il filippino Carlos Yulo a difendere il titolo) e un atleta di spessore come l’azzurro potrebbe farsi seriamente largo.

Attenzione anche al volteggio, perché i suoi due salti sono degni di nota e potrebbe anche regalargli delle belle soddisfazioni. C’è amarezza per non essere riuscito a qualificarsi alle Olimpiadi a causa di un cavillo regolamentare e sempre nel Sol Levante si cercherà la grande ribalta.

Foto: Simone Ferraro/Federginnastica