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Ginnastica, Mondiali 2021: Lodadio e Maresca, Cavaliere e Thor agli anelli. Sogno medaglia, concorrenza spuntata

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Marco Lodadio e Salvatore Maresca si presentano con grandi ambizioni ai Mondiali 2021 di ginnastica artistica, in programma a Kitakyushu (Giappone) dal 18 al 24 ottobre. I due azzurri saranno tra i grandi protagonisti agli anelli, hanno tutte le carte in regola per puntare alla finale e giocarsi carte importante in ottica medaglie. Il romano ha sempre fatto la voce grossa durante la rassegna iridata, conquistando il bronzo nel 2018 e l’argento nel 2019. Il campano, invece, sarà al suo grande debutto in questa competizione, ma in primavera ha fatto saltare il banco mettendosi al collo un’inattesa medaglia di bronzo all’esordio nella rassegna continentale.

Il Cavaliere del Castello tornerà in Giappone dopo aver mancato la qualificazione all’atto conclusivo delle Olimpiadi di Tokyo 2020: poco più di due mesi fa, infatti, il 29enne fu nono a 167 millesimi dall’accesso tra gli otto grandi. Marco Lodadio ha dovuto fare i conti con alcuni problemi fisici nelle ultime due annate agonistiche che gli hanno impedito di essere al top in occasione dei Giochi, ma ora sogna decisamente in grande. Il ribattezzato Thor, invece, si è allenato duramente dopo l’exploit di Basilea e a 28 anni tenterà il colpaccio anche nel Sol Levante. Sono entrambi dotati di esercizi dall’elevato D Score (6.4 per Lodadio alle Olimpiadi, 6.2 per Maresca agli Europei).

La concorrenza non sarà al completo: i cinesi Liu Yang e You Hao, il greco Eleftherios Petrounias, il francese Samir Ait-Said (ovvero i primi quattro a Tokyo) saranno assenti, al pari del russo Denis Abliazin (altro finalista ad agosto); mancherà anche il russo Nikita Nagornyy (argento agli ultimi Europei), si è chiamato fuori anche l’armeno Artur Tovmasyan. I rivali più accreditati sono dunque il turco Ibrahim Colak (Campione del Mondo in carica), il brasiliano Arthur Nabarrete Zanetti (già Campione Olimpico), il turco Adem Asil e l’ucraino Igor Radivilov (finalisti a Tokyo), tenendo in forte considerazione anche l’austriaco Vinzenz Hoeck e l’armeno Vahagn Davtyan, al netto di potenziali outsider.

Foto: Lapresse