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Sale da gioco in crisi – Perdite per l’Erario per miliardi di euro nel 2020

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Questo mese è stato pubblicato il Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato che certifica la situazione della fiscalità interna dello Stato italiano. Tra gli argomenti trattati anche il settore del gioco d’azzardo, che non presenta una situazione positiva come per altri anni.

Non stupisce naturalmente che per l’anno 2020 molte attività abbiano subito la crisi dovuta alla pandemia e al conseguente lockdown. I casinò fisici non hanno fatto eccezione.

Sale gioco, sale bingo e altri locali commerciali che comprendevano attività ludiche come il gioco d’azzardo sono infatti state tra le prime a essere colpite dalle chiusure forzate, perdendo il grande flusso di utenti a cui erano abituate.

In controtendenza invece la situazione per i casinò legali online come per esempio Starcasino. Il bilancio degli operatori che operano solo sul web infatti è aumentato e non di poco. Non c’è da meravigliarsi d’altronde. Mesi e mesi nei quali il pc e il mondo virtuale sono stati l’unica compagnia di molte persone hanno portato ad un incremento delle iscrizioni a siti online sui quali si trova la stessa offerta delle sale gioco. In più questi siti sono fortemente controllati dalle autorità e quindi c’è anche meno rischio per il giocatore.

Il successo dei casino online non è però bastato per compensare le perdite che ha subito l’Erario che normalmente guadagna in media all’anno più di 7 miliardi di euro dalla tassazione derivante da queste attività.

I ricavi maggiori solitamente derivano dal gioco su VLT e AWP, cioè le classiche macchinette che si trovano nei locali come bar o tabaccherie. C’è però da specificare che da gennaio 2020 sono state introdotte nuove regole per questi giochi che dovrebbero in parte scoraggiarne l’uso, come la necessità di certificare la propria identità tramite tessera sanitaria.

In realtà è già da qualche anno che il gioco d’azzardo nei casinò terrestri e sale gioco fisiche conosce un trend in discesa e la colpa non è solo del Covid.

Contestualmente il gioco d’azzardo online cresce – e non di poco.

I motivi sono vari. Un po’ possiamo immaginare per la maggiore digitalizzazione del giocatore medio, più a suo agio nell’usare un pc nella privacy di casa propria.

Un altro motivo è che le sale virtuali offrono più protezione a livello di sicurezza dei dati e delle operazioni di deposito e prelievo. Come detto prima, ogni operatore deve essere registrato presso un’Agenzia precisa e sottoposto a rigidi controlli di terze parti che ne certifichino le attività.

In terzo luogo, forse il punto che interessa di più gli utenti, è che i giochi dei casino online offrono un ritorno sulle giocate maggiore di quello che otterrebbero giocando ad esempio su slot machine fisiche.

Alcuni dati sull’utente medio

Secondo i dati, sono più del 70% i nuovi iscritti ai casinò virtuali, di cui un 30% in più di uomini e un 35% di donne. Si nota anche un aumento di iscrizione dei ragazzi giovani tra i 19 e i 25 anni. Le regioni che hanno registrato il numero maggiore di conti aperti su portali di gioco sono al sud e al centro e nello specifico sono la Campania, la Sicilia e il Lazio a spartirsi il primo, il secondo e il terzo posto per nuove iscrizioni.

Foto: Shutterstock.com

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