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Ciclismo, Edoardo Affini: “Potevo fare qualcosina in più, il Mondiale può essere buono per me”

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È la seconda stella italiana dopo Filippo Ganna per quanto riguarda le prove a cronometro. Edoardo Affini trova l’ennesimo piazzamento di lusso, oggi è una sesta posizione agli Europei in Trentino. 

Le sue considerazioni al traguardo: “Magari potevo fare qualcosina in più, però adesso avrò modo di analizzare i dati e capire dove magari ho sbagliato a dosare le energie. Forse sono partito troppo forte, magari era meglio salvare qualcosina all’inizio. Ci può stare, considerando anche la corsa a tappe che ho finito domenica può anche starci. Sono supposizioni, adesso devo analizzare, capire e vedere se può essere un punto di partenza per far meglio ai Mondiali”. 

Circuito ideale quello odierno: “Anche il percorso del Mondiale può essere buono per me. Ci sono ancora dieci giorni per cercare di migliorare la condizione e vediamo. Un po’ di rammarico per oggi c’è però non credo si possa dire che sia una grossa delusione. Manca un po’ riuscire a fare quel saltino”.

Sugli avversari: “Siamo sempre gli stessi rivali, ci conosciamo. Al Benelux qualcuno è rimasto dietro, qualcuno oggi mi ha passato, ma son giornate, la cronometro è una giornata e ci può stare che uno possa stare meglio o peggio, non sempre è lo stesso risultato”.

Il programma: “Dopo il Mondiale farò la Parigi-Roubaix e la Parigi-Tours”. 

Riguardo il team relay di ieri: “Io ho dato disponibilità, poi ognuno fa le sue scelte e le ho accettate senza nessun tipo di problema. Un po’ mi è dispiaciuto vedere i ragazzi vincere e non esserci”.

Foto: LivePhotoSport

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