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Tennis, Italia ancora senza medaglie alle Olimpiadi. Ma Parigi 2024 può essere l’occasione buona

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Tutte le cose belle finiscono, prima o poi. Ed è arrivata anche la conclusione dei Giochi Olimpici di Tokyo, che hanno visto l’Italia ricoprire un ruolo di protagonista assoluta: doppia cifra di ori, così come non accadeva da Atene 2004, record complessivo di bronzi (20), 40 medaglie complessive, che rappresentano un record assoluto, in 19 discipline. Tra queste però non c’è uno sport in cui stiamo raccogliendo nell’ultimo anno e mezzo tanti ottimi risultati come il tennis.

Poca fortuna e nessuna medaglia per la spedizione azzurra, composta in Giappone da Lorenzo Sonego, Fabio Fognini, Lorenzo Musetti, Camila Giorgi, Sara Errani e Jasmine Paolini, una versione pienamente rimaneggiata per le rinunce dell’ultim’ora di Jannik Sinner e soprattutto Matteo Berrettini, che rappresentavano i candidati maggiori per un posto al sole: i migliori risultati arrivano dai due veterani, con il ligure che si è arreso in tre set a Daniil Medvedev al terzo turno e Giorgi ko ai quarti con Elina Svitolina.

Resta quindi soltanto uno il piazzamento sul podio nella storia azzurra nei tornei olimpici di tennis, ma bisogna compiere un sostanzioso salto indietro nel tempo, fino a Parigi 1924, quando il ‘Barone’ Uberto de Mopurgo conquistò un epico bronzo sconfiggendo in cinque set il fresco campione di Wimbledon Jean Borotra, uno dei quattro moschettieri del tennis francese. Ma le prospettive del nostro tennis non sono mai state così rosee come in questo periodo e, con la generazione che stiamo attraversando, andare a medaglia non è un’utopia.

Soprattutto nel campo maschile. Gli assenti Berrettini e Sinner, Musetti e Sonego: sono loro che, presumibilmente, potranno rappresentare il tricolore a Parigi 2024. Matteo stabile top 10 da ormai due anni e fresco finalista a Wimbledon con l’impressione che la finale di luglio sia solo l’inizio; Jannik che sta proseguendo con il suo percorso di crescita e a nemmeno vent’anni può vantare un quarto di finale Slam e una finale Masters1000; i due Lorenzo, uno sempre più certezza del circuito e l’altro in costante rampa di lancio.

Il dato più confortante è rappresentato dall’età dei quattro candidati a rappresentarci fra tre anni in Francia: Sonego farebbe l’età del ‘decano’ della spedizione con i suoi 29 anni, seguito da Berrettini a 28, Sinner a 23 e Musetti a 22. Linea verde che porterà sicuramente i suoi frutti, con soprattutto il romano ormai pronto a vittorie importanti, i ragazzi terribili che hanno voglia di caratterizzare il post ‘big three’ ed il torinese avversario fastidiosissimo per chiunque. Già oggi assieme contano nove tornei, con l’altoatesino che stasera potrebbe aggiornare il conto; a Parigi il numero di trofei dei quattro potrebbe essere assai più alto, accrescendo conseguentemente l’abitudine a vincere. Riuscendo magari a interrompere il digiuno olimpico dopo cento anni. Da Parigi a Parigi, rappresenterebbe l’ideale chiusura del cerchio.

Foto: LaPresse

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