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È TROPPO BELLO! Italia oro nella 4×100 alle Olimpiadi! Patta, Jacobs, Desalu e Tortu: siete i più veloci del mondo!

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Non solo abbiamo l’uomo più veloce della Terra. Siamo il Paese più veloce della Terra. Il sacro fulmine si è incarnato nello Stivale e ha tuonato in Giappone, esploso fragorosamente, sismico, magmatico, impetuoso. L’Italia è la nuova frontiera dello sprint, è la culla della velocità, è la Patria di novelli Achille dalla gambe infuocate, discendenti divini nati direttamente dalle scarpe di Mercurio. Avete fatto una Mandrakata memorabile, avete alzato la febbre da cavallo a 90 °C o più, avete semplicemente scritto la storia, nel vero senso della parola.

La 4×100 tricolore si è laureata Campionessa Olimpica, i Fratelli d’Italia l’hanno combinata grossissima e hanno demolito sul loro campo tutte le scuole blasonate e vincenti dell’intero Pianeta. Chiacchierate quanto volete, oggi quattro Titani dal cuore d’acciaio si sono presi il trono di Olympia e si sono regalati un sogno. I sogni alimentano i sogni e sono il carburante della vita, oggi hanno sublimato il surreale, generando qualcosa che potrebbe tranquillamente avere i connotati della follia, nel senso più genuino e splendido della parola.

Quattro azzurri sono avvolti in quattro bandiere tricolori dopo aver reso possibile l’impossibile, la staffetta veloce ha fatto esplodere un popolo intero. Domenica 1° agosto avevamo assistito a qualcosa di cui ancora non ci capacitiamo, cinque giorni più tardi si moltiplica tutto per quattro. Campioni Olimpici. La squadra più forte di tutti i tempi nell’atletica leggera, nell’anno in cui la Nazionale di calcio ha vinto gli Europei. Tocchiamo il cielo con un dito, ma forse ci spingiamo anche oltre e ancora non lo sappiamo.

Lorenzo Patta esce benissimo dai blocchi di partenza e, alla seconda uscita di rilievo con la maglia azzurra, si inventa una stupenda prima frazione dalla corsia numero 8. A quel punto entra in gioco Marcell Jacobs, che si comporta da vero Campione Olimpico dei 100 metri: dopo lo show individuale, il bresciano si mette al servizio della squadra e vola letteralmente per circa 130 metri (gli è stata affidata la frazione più lunga, proprio per sfruttare al massimo il suo stato di forma), mantenendo l’Italia nelle prime tre posizioni con grandissima brillantezza (farà doppietta, alla Usain Bolt).

Passaggio di testimone perfetto con Eseosa Desalu, il quale pennella divinamente una curva celestiale e consegna la palla nelle mani di Filippo Tortu. Il sardo è secondo alle spalle della Gran Bretagna, praticamente affiancato alla Cina, con Giamaica e Canada appena alle spalle. L’ex primatista nazionale tira fuori i 100 metri della vita, con un cuore leonino, esaltandosi in uno spalla a spalla sublime: recupera colpo su colpo, travolge Nethaneel Mitchell-Blake, rintuzza Wu Zhiqiang e Andrè De Grasse. Taglia il traguardo, esulta, viene raggiunto dai compagni. Ancora non ci si crede…

L’Italia trionfa con uno straripante 37.50, nuovo record nazionale: il primato siglato ieri in batteria è strato stracciato di addirittura 45 centesimi in un colpo solo! La Gran Bretagna si prende l’argento (37.51), il Canada completa il podio (37.70), la Cina resta giù dai gradini (37.79, record nazionale), la quotatissima Giamaica è soltanto quinta (37.84). L’Italia dell’atletica leggera sale ad addirittura a quota 5 ori a queste Olimpiadi, il 50% dei titoli totali conquistati dalla nostra spedizione ai Giochi. Si tratta del primo titolo a cinque cerchi con la staffetta veloce, in passato ci si era fermati a un argento (Berlino 1936) e due bronzi (Los Angeles 1932 e Londra 1948).

Foto: LaPresse

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