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Canoa velocità, Manfredi Rizza: “Sono fiero di me, ma ho un po’ di amaro in bocca per quei centesimi”

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Un lampo d’argento ha illuminato la notte italiana. Manfredi Rizza ha chiuso al secondo posto la finale del K1 200 metri alle Olimpiadi di Tokyo. L’Italia torna, così, sul podio olimpico della canoa velocità dopo tredici anni dalla medaglia di Josefa Idem a Pechino 2008.

Una finale incredibile, velocissima, e che si è decisa con un pazzesco arrivo al fotofinish, che ha premiato l’ungherese Sandor Totka per pochi millesimi sull’azzurro. Manfredi Rizza è sicuramente felice della medaglia d’argento, ma non nasconde un po’ di amarezza per un titolo olimpico vicinissimo: “Ho tenuto duro, purtroppo c’era qualcuno più duro di me. Sono contento, ma con un po’ di amaro in bocca per quei centesimi”

Il canoista azzurra ha parlato alla Gazzetta, analizzando tutto il suo percorso: “Questo è lo sport, questa è la nostra distanza e si gioca in attimi. Sono assolutamente contento, ho dato il 100%. Questa medaglia parte dal sesto posto di Rio 2016, finita quella gara la mia testa era già qui ed ho promesso a me stesso che avrei lavorato il più duramente possibile per arrivarci”.

In chiusura le parole su quanto valgano per lui questo risultato e questa medaglia: “Aver raggiunto questo traguardo mi gratifica perché so che non sempre le cose vanno come si pensa. Sono fiero di me e delle persone che hanno lavorato con me”.

Foto: LaPresse

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