Seguici su

Atletica

Atletica, Italia nell’empireo dei super eroi: 5 ori alle Olimpiadi, record demolito! Jacobs, 4×100, Tamberi, la marcia

Pubblicato

il

L’Italia non era mai stata abituata a esaurire le dita di un mano per contare le medaglie d’oro vinte in un grande evento internazionale di atletica leggera, figuriamoci alle Olimpiadi dove la Regina dello Sport la fa da padrona e dove il Bel Paese ha sempre faticato a esprimersi ai massimi livelli. Dalle zero medaglie di Rio 2016 ai cinque ori di Tokyo 2020: in un lustro si è stravolto il mondo. Dalle tenebre delle ultime edizioni dei Mondiali, dove a stento si faceva fatica a fare bella figura, all’esplosione di un movimento che non ci si aspettava così solido, florido, vincente.

Cinque medaglie d’oro ai Giochi, nel giro di cinque giorni. Sembra qualcosa di indescribivile, qualcosa consono ad altre realtà e storicamente fuori dal nostro contesto nazionale. Non questa volta, le stelle sono tutte sopra al nostro cosmo e sono così luminose, una più bella dell’altra, splendenti in un firmamento che illumina gli occhi e li irradia di un candore da favola. L’Italia non aveva mai vinto cinque titoli nell’atletica alle Olimpiadi, a dire il vero non ne aveva vinti nemmeno quattro fino a questa mattina. Ci si era fermati a massimo 3 sigilli a Los Angeles 1984 e Mosca 1980, quando i boicottaggi di URSS e USA avevano inevitabilmente cambiato le carte in tavola.

In Giappone c’è tutto il mondo, sempre più competitivo e vario, ma l’Italia svetta più bella che mai, Cenerentola invitata al grande ballo da primissima dama. Domenica 1° agosto è già consegnata alla mitologia con il doppio trionfo di Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi nel giro di dieci minuti: prima il marchigiano si impone nel salto in alto, poi il bresciano diventa l’uomo più veloce della terra, trionfando in quei 100 metri che rappresentano indiscutibilmente la gara più prestigiosa e seguita di tutte le Olimpiadi.

Tra ieri e oggi una spettacolare doppietta nella 20 km di marcia per mano di due pugliesi: Massimo Stano e Antonella Palmisano hanno disintegrato la concorrenza in solitaria. Poi il movimento si esalta e si consacra con la 4×100, la staffetta veloce espressione di un intero Paese capace di imporsi contro qualsiasi logica: Marcell Jacobs (al bis da eroe), Filippo Tortu (che rettilineo finale), Eseosa Desalu (che curva), Lorenzo Patta (che apertura). E, forse, non è ancora finita qui… Per il momento l’Italia è seconda nel medagliere di atletica, con lo stesso numero di ori degli USA…

Foto: Lapresse

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *