Tennis, la medaglia resta tabù per l’Italia alle Olimpiadi. L’assenza di Sinner e Berrettini è pesata

Con le eliminazioni di Fabio Fognini e Camila Giorgi evaporano definitivamente le poche possibilità di medaglia dell’Italia alle Olimpiadi di Tokyo. La spedizione azzurra sulla carta difficilmente avrebbe potuto immaginare di andare oltre anche perché i migliori tennisti, stando al ranking e non solo, sono rimasti a casa.

Il riferimento, ovviamente, è a Matteo Berrettini e Jannik Sinner. Quest’ultimo prima della pausa per la rassegna a cinque cerchi non stava vivendo sicuramente un buon momento, anzi. L’altoatesino ha scelto di non prendere parte alle Olimpiadi proprio per cercare di ritrovare il proprio gioco dopo settimane di alti e bassi.

Di certo il miglior Sinner avrebbe potuto dire la sua per una medaglia, anche in considerazione del fatto che dei top-10 al momento sono rimasti in corsa i soli Djokovic, Zverev e Medvedev. Non sarebbe stata impresa facile ma c’era grande curiosità per scoprire come il giovane azzurro si sarebbe disimpegnato in uno scenario così importante e suggestivo.

Discorso diverso per quanto concerne Berrettini. Il romano sarebbe arrivato a Tokyo come uno degli uomini da battere. La finale di Wimbledon ha dimostrato il livello raggiunto dal numero 8 del mondo. Se a questo si aggiunge che l’azzurro aveva trovato una condizione fisica ottimale inserirlo tra gli uomini da podio sarebbe stato esercizio praticamente automatico.

Un vero peccato perché sarebbe stata la carta più importante della nostra spedizione. Un uomo imprescindibile, almeno in questo momento storico, se si intendono ottenere risultati di altissimo profilo. Il romano avrebbe dovuto giocare anche il doppio con Fognini. Una coppia dal talento cristallino che avrebbe potuto creare non poche difficoltà anche agli specialisti. La giovane età dei tennisti di punta del nostro movimento e i soli tre anni che mancano alle Olimpiadi di Parigi, però, possono fa ben sperare per sfatare una volta per tutte il tabù medaglia olimpica.

Foto: LaPresse