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MotoGp, Kevin Schwantz: “Valentino Rossi non si diverte più, difficile guardarlo così. Ritiro in corso d’opera non impossibile”

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Il 2021, o almeno questa prima parte, può essere considerato senza timore di smentita come l’anno peggiore di Valentino Rossi nel motomondiale. Diciassette punti in nove gare e diciannovesimo posto in classifica, e già tre cadute: risultati che non fanno onore a tutto ciò che ha fatto il ‘Dottore’ nella sua storia motoristica.

In molti, tra appassionati ed addetti ai lavori, non provano certo gusto nel vedere così un nove volte campione del mondo. Tra di loro c’è anche Kevin Schwantz, campione della 500 nel 1993 con il suo leggendario numero 34 sulla carena. Il texano lancia una clamorosa ipotese ai microfoni di Speedweek: “Forse si fermerà dopo il GP di Misano…”.

Le parole di Schwantz vanno prese con il giusto peso: al termine dell’intervista viene fatto notare come Valentino in passato avesse dichiarato di poter pensare al ritiro senza risultati di rilievo. Ma, a parte questo, rimangono le parole del fu campione del mondo: “Difficile guardarlo adesso, nelle posizioni in cui viaggia, dove si qualifica e nelle ultime posizioni dove finisce: non è mai stato così indietro in carriera. E cade anche spesso, è qualcosa che non gli somiglia“.

L’americano fa poi un parallelismo con sé stesso, che si ritirò dopo tre gare della stagione 1995: “Wayne Rainey mi disse che secondo lui non mi divertivo più in sella. È quello che sto vedendo in Rossi: se riesce ancora a divertirsi, gli consiglio di continuare. Ma per me il divertimento era essere tra i primi, lottare per la vittoria. Ducati con Marini l’anno prossimo? Non credo voglia tornarci dopo quello che ha vissuto nel 2011-12“.

Foto: MotoGP.com Press

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