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Ciclismo

Ciclismo, il percorso della cronometro di Tokyo 2020 non era da specialisti. 830 metri di dislivello, Roglic festeggia

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La difficoltà del percorso odierno della cronometro di Tokyo 2020 era apparsa evidente sin dalla sua semplice descrizione. La zona attorno al circuito del Fuji, affrontata già nella prova in linea, e caratterizzata da diversi saliscendi, aveva fatto capire che no, questa non sarebbe stata una semplice gara contro il tempo per specialisti.

Infatti, i suoi 44,2 chilometri, e la bellezza di 830 metri di dislivello, hanno subito cambiato le regole del gioco, regalando una prova olimpica di altissimo livello e con una lotta tremendamente avvincente. Così ecco che, ad aver la meglio, è stato un corridore completo del calibro di Primoz Roglic, un atleta da grandi giri, come del resto la medaglia d’argento, il redivivo Tom Dumoulin. Il primo vincitore della Vuelta 2020, il secondo del Giro 2017.

Dopo il ritiro forzato dalla Grande Boucle, il neo campione olimpico si è preparato specificamente per le Olimpiadi nipponiche, e non per niente è riuscito a far la differenza lungo un percorso mosso come quello di Tokyo, per lui che tra grandi corse a tappe e classiche, ha caratteristiche difficilmente paragonabili a tanti altri colleghi. E poi siamo certi che la caduta del Tour è stata anche una sorta di incentivo per vendicarsi. 

Contestualmente un ragazzo come il campione del mondo di specialità Filippo Ganna, nonostante una buona condizione, non è riuscito ad andare oltre un quinto posto sì, un po’ amaro, ma comunque a meno di 2″ dal podio. Praticamente nulla. Il tutto su di un tracciato contraddistinto soltanto da salite e discese, nessun tratto in pianura, e quindi nessuna possibilità per il verbanese e gli altri specialisti puri, per potersi esprimere al meglio.

Inoltre l’aver affrontato già la prova in linea di sabato ha sicuramente agevolato Roglic, che aveva quindi avuto la possibilità di testarsi; e non per niente aveva svolto una gara in sordina. Così, tra uno studio accurato, una preparazione meticolosa, e un percorso ad hoc per le sue caratteristiche, lo sloveno ha potuto esprimersi in maniera decisa sin dalle prime battute, esaltandosi ed esaltando in una prova olimpica veramente avvincente e senza precedenti.

Foto: Lapresse

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