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Calcio, Leonardo Bonucci si difende: “Molto italiano scaricare le colpe”

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Non accenna a stemperarsi la situazione dopo quanto accaduto a Roma lunedì’, giorno nel quale la Nazionale italiana di calcio ha festeggiato la vittoria degli Europei 2021 lungo le vie della Capitale, sfilando su un pullman scoperto.

Una situazione che si è surriscaldata dopo le dichiarazioni del prefetto di Roma Matteo Piantedosi che, descrivendo quanto ha accaduto, ha parlato di “patti non rispettati” relativamente all’adozione del “famigerato” bus. Le preoccupazioni legate al Covid erano e sono molte e si temono delle ricadute importanti su eventuali contagi.

In questo contesto il prefetto ha tirato in ballo i giocatori, in primis Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, con il primo molto attivo in questo senso a far valere il proprio punto di vista circa la gestione di quanto stesse accadendo. Le reazioni non sono mancate e la Figc da questo ha parlato di scelta condivisa dalle Istituzioni.

Sulla lunghezza d’onda Bonucci che, intervistato da Il Foglio, ha spiegato l’evoluzione delle cose: “Le autorità hanno acconsentito all’utilizzo del pullman scoperto, dicendo che sarebbero state in grado di gestire la situazione. A ognuno il suo compito e il suo ruolo, è davvero semplicistico e molto italiano scaricare le colpe. L’intera delegazione ha chiesto il pullman scoperto e siccome quello coperto a prescindere era stato bloccato dalla folla già in strada e sarebbe comunque stato limitato nel passaggio a seguire, le autorità hanno acconsentito. Noi non ci permetteremmo mai e poi mai di sostituirci alle autorità competenti, che immagino abbiano fatto le loro dovute valutazioni, prima di quanto avvenuto in piazza del Popolo la sera prima, e poi con il nostro passaggio in città“.

Stando poi a quanto riportato dal Corriere della Sera, è emerso che la società che aveva messo a disposizione il bus scoperto aveva ricevuto la richiesta del pullman già dopo la vittoria contro la Spagna: “Ci siamo quindi accordati su come operare. Lunedì (giorno della festa, ndr) alle 16.40 ci hanno chiesto di muoverci verso il centro città per poi comunicarci di andare verso Palazzo Chigi. Le forze di polizia ci hanno aiutato a farci largo tra la folla, evidentemente erano state avvisate altrimenti ci avrebbero bloccato. Eravamo un pochino preoccupati per la folla, la polizia però sapeva esattamente cosa dovevamo fare“.

Foto: LaPresse

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