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Roland Garros 2021, Matteo Berrettini archivia la pratica Federico Coria e approda al terzo turno

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Matteo Berrettini prosegue la sua avventura al Roland Garros 2021. Il numero 9 del mondo fa sua la sfida contro Federico Coria sul campo Simonne-Mathieu, confermandosi una roccia impossibile da scalfire per l’argentino. 6-3 6-3 6-2 in due ore, con l’azzurro che per due set è parso superiore in ogni aspetto del gioco mentre nella frazione centrale, dove il servizio non ha funzionato al meglio, ha saputo soffrire e piazzare la zampata vincente in chiusura. Al terzo turno uno tra il coreano Soonwoo Kwon ed Andreas Seppi, con la chance di migliorare il suo miglior risultato a Parigi.

Matteo mette subito la partita dalla sua parte, cercando subito il dritto sulle traiettorie un po’ lente di Coria. Arriva subito il primo break della partita, con l’argentino che sembra non avere armi per poter mette in difficoltà l’azzurro. Ogni game al servizio del sudamericano sembra quello buono per ampliare il margine, ma l’azzurro compie qualche errorino nei momenti topici che tengono in vita il suo avversario. La differenza tra i due però c’è, e si vede, break nel nono gioco e primo set messo in cascina dopo poco più di mezz’ora.

La seconda frazione è invece assai più combattuta. Coria non avrà il talento del fratello, ma ha un cuore enorme, arrivando su ogni palla possibile e tentando di allungare gli scambi come può. Di contro, le incertezze odierne del romano con il dritto sono un tarlo nella sua partita, e all’improvviso inizia a mancare anche la prima di servizio. Ma non si è numero 9 al mondo per caso: Berrettini riesce a salvarsi più volte grazie al suo binomio tra potenza e delicatezza, rappresentato da alcuni dropshot chirurgici. Due palle break annullate e nell’ottavo gioco arriva la svolta in favore dell’azzurro grazie ad un passante dopo l’ennesima palla corta, chiudendo la seconda frazione in quasi un’ora di gioco.

Avanti due a zero, Berrettini inizia a giocare su una nuvola, ritrovando continuità con dritto e servizio. D’altro canto Coria è stravolto, ha corso così tanto per arrivare sulle palle corte di Matteo che è già in debito d’ossigeno. Il break in apertura è praticamente scritto, così come l’andamento di questo terzo set che viene agilmente controllato dall’azzurro allargando la forbice nel quinto gioco. L’argentino è volenterosissimo, non vuole arrendersi senza averle provate tutte e approfitta di uno svagato Matteo per recuperare un break subito dopo, ma il romano torna concentrato e rende pan per focaccia, chiudendo poi la partita alla prima occasione.

Match in cui Matteo non è stato superincisivo al servizio secondo le statistiche: solo il 68% di prime in campo, ma il dato è viziato dal 49% del secondo set, in cui offre nove dei dodici punti complessivi sulla seconda concessi a Coria (42/51 con la prima). Molto positivo anche il bilancio di vincenti ed errori non forzati: l’azzurro si prende il punto 46 volte a fronte dei 31 errori giornalieri, numeri assai inferiore per l’argentino che ha un saldo passivo (13-17). Berrettini ottimo anche a rete, vincendo 25 dei 31 punti giocati; il saldo di 99-71 complessivo spiega molto bene l’andamento della partita.

Foto: LaPresse

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