Seguici su

MotoGP

MotoGP, i precedenti di Valentino Rossi nel GP d’Olanda. Perché Assen è il regno del n.46 di Tavullia

Pubblicato

il

Domenica 27 giugno la pista di Assen sarà teatro del Gran Premio d’Olanda di MotoGP. L’iconografico tracciato olandese è conosciuto come “L’università della moto” e non sorprende che da queste parti Valentino Rossi non solo si sia laureato più volte, ma nel corso del tempo si sia persino trasformato in un professore, sapendo imporsi anche in età molto avanzata.

Il rapporto con Assen però non parte bene. Nel 1996, in 125cc, il tavulliese è costretto al ritiro. Tuttavia, nel 1997, sempre nell’ottavo di litro, Rossifumi si rende protagonista di un autentico capolavoro poiché è vittima di un problema ai freni nel corso della gara che gli fa perdere svariate posizioni. Ciononostante, riesce a risolvere la noia meccanica, lanciandosi in un feroce inseguimento nei confronti di chi lo ha superato. Valentino è in grado di recuperare e di vincere con un sorpasso in extremis sul giapponese Tomomi Manako.

Il biennio della 250cc comincia con un successo nel 1998. Si tratta di un’affermazione nettissima e particolarmente significativa, poiché è la prima della carriera nella quarto di litro. Invece nel 1999 Rossi si deve accontentare del secondo posto, ma la gara è memorabile per un furibondo duello con la Honda di Loris Capirossi, che riesce ad avere ragione del più giovane rivale nel corso del giro conclusivo.

La prima esperienza nella classe regina non è semplice, poiché nel 2000 il GP si disputa in due manche a causa di una bandiera rossa e, nella classifica finale stilata per somma dei tempi, il tavulliese si deve accontentare del posto. Il 2001 sa invece di atroce beffa, poiché il Dottore è impegnato in un testa a testa con l’arcirivale Max Biaggi. Quando mancano cinque giri al termine comincia a piovere e, senza regolamento flag-to-flag, la gara viene interrotta. Essendo già stati completati due terzi della distanza, la competizione viene ritenuta conclusa e Rossi viene classificato , poiché è passato sul traguardo alle spalle di Biaggi nell’ultimo giro completato.

Nel 2002 arriva finalmente il successo anche in top-class. Una vittoria sudata dopo un lungo braccio di ferro con Alex Barros. L’edizione del 2003 si corre su pista bagnata e Valentino si trova costretto a stringere i denti, arpionando alfine il posto alle spalle di Sete Gibernau e Biaggi.

Il 2004 rappresenta invece una pietra miliare nelle imprese di Rossi, che al primo anno in Yamaha tiene testa a Gibernau, dotato di una Honda superiore. Eppure il Dottore, guidando al limite del possibile, riesce a vincere dopo un furibondo corpo a corpo con il catalano, durante il quale i due si toccano più di una volta. Nel 2005 altro testa a testa con una Honda, stavolta quella di Marco Melandri. La sfida è meno spettacolare, ma comunque decisamente intensa. Il tavulliese alla lunga ha ragione del ravennate, uscendo vincitore alla distanza.

Il 2006 è letteralmente sofferto. Valentino cade rovinosamente durante le prove libere, procurandosi una microfrattura al polso e diverse contusioni alla classa toracica. Non si arrende e gareggia lo stesso. Pur partendo dolorante dal fondo della griglia, conclude , meritandosi gli applausi di tutti gli avversari.

Il 2007 è l’anno di un’altra impresa epica. Rossi in qualifica fatica, è mestamente 11°. Eppure il giorno dopo in gara si trasforma. Recupera rapidamente sino alla seconda posizione, resta a lungo in scia alla Ducati di Casey Stoner e lo sorpassa a quattro giri dalla fine, imponendosi con autorità e infliggendo all’australiano una delle poche sconfitte di quella stagione.

Il 2008 è da dimenticare. Valentino finisce a terra durante il primo giro a causa di un contatto con Randy De Puniet. Si rialza, ma non può andare oltre l’11ma piazza.

L’edizione 2009 è al contrario memorabile. Il Dottore domina in lungo e in largo, ottenendo una vittoria nettissima e particolarmente significativa. È infatti la numero 100 della sua carriera nel Motomondiale.

Seguono tre anni difficili. Nel 2010 il tavulliese è assente a causa dell’infortunio patito al Mugello, mentre il biennio in Ducati non regala soddisfazioni. Nel 2011 Valentino si svena per arrivare , mentre nel 2012 è vittima di un grosso problema allo pneumatico posteriore che lo costringe a una sosta ai box, a causa della quale si deve accontentare della 13ma posizione.

Nel 2013 arriva invece un’enorme soddisfazione. Tornato in Yamaha, Rossi in Olanda riesce a vincere regolando Marc Marquez. Si tratta di un’affermazione alquanto significativa, poiché il Dottore torna al successo dopo due anni e mezzo di digiuno, sancendo così di non essere ancora sul viale del tramonto.

Nel 2014 si corre in condizioni meteo incerte. Il tavulliese azzarda le gomme slick, ma durante il giro di ricognizione si rende conto di aver commesso un errore. Rientra ai box e parte dalla pit-lane. Pur rimontando, non va oltre il posto.

Il 2015 è un’altra edizione memorabile. Valentino parte dalla pole position e ingaggia un duello senza esclusione di colpi con la Honda di Marc Marquez. Lo spagnolo tenta un attacco all’ultima curva, ma le due moto collidono. Rossi finisce lungo e taglia la chicane passando sulla ghiaia, prendendosi la bandiera a scacchi e la vittoria. Marquez, che invece ha percorso correttamente la chicane, è decisamente scontento, ritenendo che l’avversario avrebbe dovuto essere penalizzato per il taglio di pista. I due si beccano a ripetizione in conferenza stampa, dando inizio all’acredine che sfocerà nei fatti di Sepang.

Nel 2016 si parte sotto la pioggia, che poi diventa un diluvio. Il GP viene interrotto sino a quando l’acquazzone non si calma e, alla ripartenza, Valentino tenta la fuga. Tuttavia osa troppo e finisce a terra, ritirandosi. Anche nel 2017 si corre su pista bagnata, ma stavolta Rossi non sbaglia, riuscendo a vincere al termine di un emozionante duello con la Ducati di Danilo Petrucci. A oggi quello è l’ultimo successo della carriera del Dottore. Nel 2018 il tavulliese infatti chiude , mentre nel 2019 è vittima di una caduta.

Ricapitolando, Rossi ad Assen ha saputo imporsi 8 volte nella classe regina. Nessun altro pilota nella storia ha fatto altrettanto. Peraltro, va rimarcato come sia la pista dove ha vinto di più nell’ultimo decennio, imponendosi in 3 occasioni dopo aver scollinato i 34 anni.

I PRECEDENTI DI ROSSI AD ASSEN
GP Disputati: 23
(19 nella top-class; 2 in 250cc; 2 in 125 cc)
Vittorie: 10 (8 nella top-class; 1 in 250cc; 1 in 125 cc)
Podi: 13 (10 nella top-class; 2 in 250cc; 1 in 125 cc)
Pole Position: 7 (5 nella top-class; 1 in 250cc; 1 in 125cc)

Foto: La Presse

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *