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Formula 1

F1, la Ferrari prosegue anche a Baku sulla scia dei progressi di Montecarlo

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Si dice che due indizi facciano una prova, per cui le due sessione di prove libere odierne del Gran Premio dell’Azerbaijan, sesto appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2021, potrebbero davvero portare il sorriso in casa Ferrari. Sul tracciato cittadino di Baku, appoggiato sulle sponde del Mar Caspio, il timore della scuderia di Maranello era che la SF21 potesse pagare a suon di decimi il “famigerato” T3 della pista azera.

Per quale motivo? Il circuito presenta un T1 e un T2 con diverse curve, talune anche particolarmente lente, mentre il settore conclusivo è semplicemente da tavoletta spinta fino in fondo. 2.2 chilometri di rettilineo nel quale c’è poco da ragionare: si spinge e basta. Le Power Unit di Mercedes e Red Bull, quindi, apparivano pronte a dettare leggere in quel tratto, con la scuderia del Cavallino Rampante che doveva correre in difesa. Invece, FP1 e FP2 hanno proposto una SF21 in forma. Efficace nel tratto più guidato e, soprattutto, non così in affanno nel veloce.

I tempi delle due sessioni, dopotutto, confermano il buon andamento. Già al mattino i due piloti di Maranello avevano chiuso in scia a Max Verstappen, quindi al pomeriggio si sono confermati. Sergio Perez ha concluso il suo venerdì con il miglior crono di 1:42.115 con il suo compagno in Red Bull in 1:42.216, quindi Carlos Sainz terzo in 1:42.246 a 128 millesimi e Charles Leclerc quarto in 1:42.436 a 321. Il monegasco, tra le altre cose, nel suo secondo tentativo con la gomma soft (e dopo aver segnato un parziale record) è andato a sbattere in curva 15, distruggendo l’ala anteriore, ma tornando comunque ai box senza dover interrompere la sua FP2.

La Ferrari, quindi, dimostra di esserci, quantomeno sul giro secco. Nella simulazione di passo gara, infatti, i ritmi di Red Bull e Mercedes appaiono impossibili per le Rosse (anche per colpa di un comportamento non ottimale con gli pneumatici) ma i miglioramenti messi in mostra prepotentemente già a Montecarlo, sono stati confermati dal primo giorno di lavoro a Baku. Ora non rimarrà che ribadire quanto di buono costruito anche in qualifica e gara, su una pista che, sulla carta, sembrava “nemica” e che, invece, ora potrebbe regalare un sorriso a Charles Leclerc e Carlos Sainz.

Foto: Lapresse

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