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Formula 1

F1, Ferrari “cicala” al sabato e “formica” la domenica. La crescita però è evidente, dove si può arrivare?

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La Ferrari esce dal weekend di Baku con il posto di Charles Leclerc e l’ di Carlos Sainz, per un totale di 16 punti che valgono il sorpasso ai danni della McLaren nel Mondiale costruttori. Per la prima volta da inizio 2021, la Scuderia di Maranello occupa la terza posizione nella classifica iridata riservata alle squadre, trovandosi quindi in linea con l’obiettivo dichiarato ai nastri di partenza della nuova annata agonistica, ovvero concludere sul gradino più basso del podio la graduatoria dei team.

Al di là dei piazzamenti, figli di una serie di situazioni e di circostanze, il Gran Premio di Azerbaigian ha partorito diversi verdetti piuttosto interessanti. Alcuni rappresentano eclatanti conferme a dinamiche già note, altri sono invece argomenti da approfondire nei prossimi appuntamenti. In primo luogo, si è ormai capito come la SF21 sia una cicala, nel senso che è decisamente più performante sul giro secco di quanto non lo sia nel long-run. Quanto visto a Baku è la sublimazione di un copione già andato in scena in precedenza durante l’anno. Il valore della vettura al sabato è superiore di quello alla domenica, quando invece si trasforma in formica. La dimostrazione è data dal fatto che Leclerc ha realizzato la pole position, ma in gara non ha avuto modo di contrastare Red Bull e Mercedes.

Cionondimeno, è evidente come il Cavallino Rampante sia progredito con il passare dei GP. Una pole position può essere un caso, due di fila, su due tracciati differenti tra loro (seppur sempre cittadini) sono un indizio. Ultimamente le Rosse hanno provato di non temere rivali in qualifica, quando in precedenza avevano come obiettivo massimo quello di arpionare la seconda fila. Sarà cruciale verificare il rendimento ferrarista anche in un autodromo vero come quello di Le Castellet, abbandonando quindi i budelli più o meno veloci ricavati per le strade normalmente aperte al traffico.

Inoltre si ha la certezza di poter contare su piloti con il pelo sullo stomaco. Il monegasco ha saputo realizzare dei giri da qualifica da fuoriclasse, sia in casa che in terra azera. Lo spagnolo, a oggi detentore dell’unico podio del team nel 2021, a Baku avrà anche commesso degli errori, ma non ha mollato di un centimetro e ha saputo risalire la china quanto più possibile a furia di sorpassi. Peraltro, Leclerc comincia ad alzare il tiro, perché dopo un lungo periodo di dichiarazioni improntate al basso profilo, il ventitreenne del Principato inizia a non nascondere più le sue ambizioni.

Insomma, è una Ferrari che sta rialzando la testa, soprattutto perché i Gran Premi di Montecarlo e Azerbaigian sono andati meglio del previsto. Rimangono alcune lacune da colmare, in quanto il telaio della SF21, nonostante alcuni punti di forza, non è sicuramente all’altezza di quello della RB16B. Inoltre la power unit made in Maranello, seppur in progresso rispetto al 2020, rimane meno potente dei propulsori Mercedes e Honda (le rilevazioni effettuate sul lunghissimo rettilineo di Baku parlano di un deficit rispettivamente di 25 e 15 cavalli, peraltro testimoniati dai sorpassi subiti dal monegasco).

In conclusione, il pacchetto ferrarista non è ancora all’altezza dei migliori, ma la crescita è indiscutibile. In Formula Uno non si inventa nulla dall’oggi al domani, quindi ci può essere una certa soddisfazione per il lavoro che sta venendo svolto dal Reparto Corse. Dunque, viene da chiedersi se questa SF21 “cicala” al sabato e “formica” la domenica possa salire di livello ulteriormente già nel corso del 2021, in maniera tale da interrompere quel digiuno in tema di vittoria che dura ormai dal Gran Premio di Singapore 2019.

Difficile dare una risposta. D’istinto verrebbe da dire di no, perché a Maranello continuano a ripetere come le risorse siano concentrate principalmente sul progetto 2022 e, al tempo stesso, la gara più favorevole alla SF21 (ovvero il Gran Premio di Singapore) sia stata tolta dal calendario. Però, mai dire mai. L’importante sarà continuare su questa strada e farsi trovare pronti se dovesse passare il treno che conduce al tanto agognato successo.

FOTO: La Presse

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