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Formula 1

F1, dal 2023 il GP di Russia potrebbe vedere l’alternanza Sochi-Sanpietroburgo

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Nei giorni scorsi è arrivata l’ufficialità del nuovo Gran Premio di Russia, a partire dal Mondiale di Formula Uno 2023. La gara, infatti, si disputerà sul tracciato denominato “Igora Drive” di San Pietroburgo con il conseguente addio all’attuale sede del GP russo, ovvero l’autodromo di Sochi. Come spiega motorsport.com, tuttavia, nonostante il cambio di location, l’evento sarà gestito dallo stesso promoter, Rosgonki, che ha in mano un contratto con validità fino al 2025, per cui ci potrebbe essere qualche scenario interessante.

Il circuito di Sochi (ben poco apprezzato dal pubblico) ricavato dal villaggio olimpico dei Giochi del 2014, non sarà messo nel dimenticatoio, come spiega Alexey Titov, CEO di Rosgonki: “Il circuito continuerà ad esistere perché non è soltanto un patrimonio del motorsport, ma è anche parte dell’eredità olimpica della Federazione Russa. Anzi, verrà sviluppato ulteriormente e le sue prospettive rimangono invariate. L’autodromo di Sochi manterrà la categoria di Grado 1 e potrà accogliere qualsiasi serie in futuro. Da un punto di vista commerciale avremo mano libera perché tutte le restrizioni che in precedenza erano legate alla Formula 1 adesso vengono meno. Possiamo utilizzare in modo più flessibile un’area molto importante del tracciato con un layout differente. Questo ci rende felici perché ci consente di evolvere il circuito”.

A questo punto è possibile che in futuro il Gran Premio di Russia possa essere disputato alternativamente sia ad Igora Drive che a Sochi? “L’idea di alternare le gare non è stata messa da parte completamente. Non posso dire che ci sia una trattativa aperta al momento, ma il discorso non è stato nemmeno chiuso. Siamo ancora concentrati sull’elaborazione di un piano dettagliato per la gara di San Pietroburgo. Questa è la priorità attuale, mentre il prossimo punto interrogativo è capire come l’evento si evolverà ulteriormente. Il contratto scadrà nel 2025. Prima o poi, dovrebbero iniziare le discussioni per capire se lo estenderemo o meno. Naturalmente nel corso delle trattative sorgeranno anche discussioni sul tema delle condizioni, del format e così via, ma queste sono discussioni che riguardano il futuro”.

Foto: Lapresse

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