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Tennis, Matteo Berrettini: “Sono stato degno della top-10, Zverev ha faticato più con me che con Nadal”

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Matteo Berrettini è uscito deluso dalla Finale del Masters1000 di Madrid. Il romano aveva creduto fortemente al successo nell’atto conclusivo contro il tedesco Alexander Zverev.

Alla fine della fiera, in una partita molto equilibrata in cui nessuno dei due ha giocato un tennis scintillante, sono stati pochi punti a fare la differenza e questi hanno favorito il teutonico, che cosi ha conquistato il quarto titolo di un “1000”, il secondo nella capitale spagnola. Per Berrettini, al primo atto conclusivo di un torneo di questo genere, c’è però la consapevolezza di aver dato quello che si aveva dentro e di essere stato in grado di giocarsela alla pari contro un rivale più abituato a calcare certi palcoscenici.

Non ho rimpianti, ho dato tutto. Ho parlato con il mio team dopo la finale e ovviamente siamo tristi, e io più di loro, però nel terzo ho avuto solo una palla break su cui lui ha giocato molto bene. Sono anche riuscito a rispondere a un servizio che andava sopra i 220 all’ora, ma questo è il tennis. Nel primo set sentivo di non stare giocando il mio miglior tennis, anche se ero sopra di un break, poi ho giocato molto bene all’inizio del secondo ma non sono riuscito a strappargli di nuovo la battuta; nel terzo invece è stata una lotta”, le parole di Matteo (fonte: Ubitennis).

Le ambizioni dunque crescono al pari della convinzione in quel che si sta facendo: “Il mio obiettivo è di giocare bene i grandi tornei, gli Slam e i 1000. Ovviamente anche la vittoria di Belgrado è stata bella, ma tutti sanno che i top-10 vogliono vincere i grandi tornei. Come dicevo nei giorni scorsi, so di poter giocare a questo livello e di meritare di essere qui. Quando uso le mie armi nel modo giusto, tutti fanno fatica contro di me, e questo mi fa sentire ottimista per il futuro. Si tratta di un risultato importante per il mio livello: Sascha ha vinto in due set contro Rafa e Thiem, ma contro di me ha fatto fatica, e questa cosa mi dà sensazioni positive che dovrò utilizzare per costruire buoni risultati anche nei tornei futuri. In questo momento la sconfitta brucia, ma alla lunga sarà utile“.

E ora si guarda a Roma dove l’azzurro, nel torneo di casa, dovrà ricaricare le pile e affrontare un giocatore non facile come il georgiano Nikoloz Basilashvili al primo turno. Il target sarà quello delle Finals di Torino a fine stagione e attualmente Matteo è nella top-8 della Race. Sognare non costa nulla.

Foto: LaPresse

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